Cambiamenti interviene sulla Tonnara di Scopello: “Clamorosa marcia indietro”

Tonnara_di_ScopelloCASTELLAMMARE DEL GOLFO. L’associazione Cambiamenti interviene sul caso Tonnara di Scopello. Già in consiglio comunale i due consiglieri Giacomo Galante e Federica Naso hanno espresso le loro posizioni in merito al ricorso al C.G.A. sulla questione del libero accesso al mare.

L’imbarazzo della maggioranza, la clamorosa marcia indietro e un mandato depotenziato non più avallato dall’unanimità dei consiglieri ma da una risicata e malconcia maggioranza. Un ribaltamento dei ruoli, – scrivono in un comunicato – non più un consiglio che con atto di indirizzo orienta politicamente l’amministrazione ma la giunta che, ad accordo probabilmente già avviato, cerca di imbeccare la maggioranza per farsi dare un mandato ben preciso. La mortificazione della politica che per colpa di equilibri instabili perde di vista l’oggetto del contendere: garantire il libero accesso al mare inteso come bene comune, nel rispetto del bene monumentale e paesaggistico.

Così, – continuano – nonostante già nel 2014, il consiglio comunale avesse votato all’unanimità un atto di indirizzo che impegnava l’amministrazione a fare tutto il necessario affinché fosse garantito il libero accesso al mare della Tonnara di Scopello, nel consiglio comunale di venerdì, la giunta ha messo in discussione la decisione di allora e con l’avvallo della sua maggioranza ha fatto un passo indietro subordinando il ricorso al CGA ad una trattativa con i proprietari della Tonnara.naso-galante-consiglio-comunale

In sintesi, una scelta politicamente furba e cerchiobottista che dal punto di vista amministrativo dimostra, ancora una volta, quanto a questa giunta manchi il coraggio di amministrare e come ancora una volta, vuol dividere le responsabilità della propria incapacità amministrativa con la maggioranza consiliare che si è abbondantemente prestata a questo indecoroso gioco.

CambiaMenti – concludono – apprezza di certo le aperture dei proprietari della Tonnara e ritiene utile intavolare un dialogo tra le parti,ma questo sarebbe dovuto avvenire senza comunque indebolire la propria posizione e quindi soltanto in seguito alla presentazione del ricorso al CGA che avrebbe dato più forza al comune al tavolo delle trattative. Adesso chi assicura alla cittadinanza che non sia una trattativa al ribasso?”

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