Il Coordinamento mare libero di Scopello: “Indecorosa marcia indietro e grave debolezza da parte dell’Amministrazione”

faraglioni Scopello maggio 2015_1CASTELLAMMARE DEL GOLFO. A poche ore dalla decisione presa dal consiglio comunale il “Coordinamento mare libero di Scopello” si esprime in maniera molto critica.

Infatti il consiglio comunale ieri sera ha votato no al ricorso ma decidendo di dare lo stesso mandato all’avvocato per proseguire l’azione legale, riservandosi di “stoppare” il ricorso entro il 27 novembre in caso di un accordo con la proprietà della Tonnara.

Quanto temevamo – scrivono dal Coordinamento mare libero di Scopello – è accaduto: con un atto sulla cui legittimità sono state sollevate riserve da più parti e  una maggioranza risicata, il Consiglio Comunale  ha preso una decisione vergognosa sulla questione di Scopello: subordinare  il ricorso al CGA agli esiti di una contrattazione con la proprietà, che proprio alle 16 di ieri, con esemplare tempismo, ha fatto sapere di essere pronta  a dialogare con l’Amministrazione.

Si tratta di una decisione compromissoria al ribasso ed è la premessa della svendita di una battaglia decennale che ha coinvolto decine di associazioni, migliaia di cittadini e numerosi scrittori e intellettuali di fama internazionale.

Il diritto di libero accesso al mare è stato sacrificato sull’altare della stabilità di una maggioranza traballante e pavida, che ha preferito consolidare il proprio potere piuttosto che salvaguardare il bene comune.

Non avere optato per il ricorso immediato al CGA – continuano – è stato un fatto gravissimo perché adesso si rischia di perdere definitivamente la possibilità di rivendicare qualsiasi diritto di accesso al mare, non solo adesso ma anche in futuro.Scopello Protesta (2)

Riteniamo – concludono – che puntare a una trattativa adesso sia un atto di debolezza e una indecorosa marcia indietro dell’amministrazione e del consiglio comunale  rispetto a quanto detto e affermato negli ultimi due anni. 

Da cittadini che hanno a cuore il territorio e la salvaguardia del bene comune esprimiamo tutta la nostra indignazione e il rammarico per aver perso la possibilità di portare avanti una battaglia di coerenza e democrazia.”

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Emanuel Butticè
Emanuel Butticè. Castellammarese classe 1991, giornalista pubblicista. Laureato in Scienze della Comunicazione per i Media e le Istituzioni all’Università degli Studi di Palermo con una tesi sul rapporto tra “mafia e Chiesa”. Ama viaggiare ma resta aggrappato alla Sicilia con le unghie e con i denti perché convinto che sia più coraggioso restare.