Indagò sui potenti, trasferito

Domenico StradaIl comandante dei Ros di Firenze che da ultimo si occupò dell’imprenditore Bulgarella, mandato a fare da professore alla scuola marescialli

Una scena già vista nel nostro Paese. Bravi investigatori che con la scusa di una promozione vengono rimossi dal loro incarico e mandati altrove. A Trapani questa scena la conosciamo bene. Il dirigente della Mobile Giuseppe Linares promosso non ha potuto più guidare l’ufficio investigativo della Questura. Questioni di grado. La Mobile di Trapani non è previsto che possa essere diretta da un primo dirigente quale era diventato Linares dopo anni di contrasto alla mafia trapanese e alla dilagante corruzione, e così Linares fu mandato dapprima alla divisione anticrimine poi a far da direttore alla Dia di Napoli. Anni dopo stessa cosa si è determinata per il successore di Linares, Giovanni Leuci, anche lui prossimo alla promozione, dopo avere riempito pagine di rapporti sulle connessioni tra mafia e ndragheta, sui traffici di cocaina, è stato mandato a Varese. Adesso la stessa cosa accade a Firenze che è lontana da Trapani ma solo geograficamente perchè mille affari illeciti le tengono vicine e già questo dai tempi di Gian Giacomo Ciaccio Moltanto il pm ucciso dalla mafia nel 1983 quando era prossimo a trasferirsi alla procura fiorentina. La sorte toccata a Linares e Leuci adesso riguarda un ufficiale dei Ros, l’ex comandante colonnello Domenico Strada.

I Ros fiorentini sono quelli che hanno indagato contro i colletti bianchi della cricca delle Grandi Opere, del G8, della Tav, dell’inchiesta “Sistema” sugli appalti che ruotavano attorno all’ex sovrintendente alle infrastrutture Ettore Incalza, nomi eclatanti quelli da lui denunciati, da Denis Verdini ai super burocrati ministeriali Angelo Balducci e Fabio De Santisi, da ultimo il colonnello Strada è stato l’ufficiale che ha firmato un maxi rapporto investigativo sull’imprenditore trapanese ma trapiantato in Toscana da molti anni, Andrea Bulgarella. Una inchiesta dove dentro c’è uno spaccato dell’Italia criminale, dalla mafia alla massoneria, dalla corruzione al riciclaggio. Il colonnello Strada da agosto da investigatore è diventato un…insegnante, destinato alla scuola marescialli e brigadieri dell’Arma. Una carriera cominciata sul fronte siciliano, a Palermo, destinata a concludersi tra i banchi della scuola Carabinieri. Il comando dei Ros di Firenze non può essere retto da un colonnello, e così Strada dopo 14 anni di comando del reparto operativo speciale, ha dovuto fare le valigie. La Procura di Firenze e i magistrati più in vista nella lotta al malaffare mafioso colluso con i colletti bianchi, dall’aggiunto Pietrojusti ai pm Mione, Monferrini e Turco, perdono un prezioso collaboratore. Tutto avviene per caso. Diciamo di no, ma non abbiamo le prove per sostenerlo. Però il trasferimento del colonnello Strada ha tutte le forme di un trasferimento “pilotato”, tra cappucci e grembiuli, da politici affiliati a certe massonerie e che magari sono gli stessi finiti condannati a causa delle indagini del colonnello Strada, costretto adesso…a far penitenza!

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Rino Giacalone
Rino Giacalone, direttore responsabile e cronista di periferia. Vive nel capoluogo trapanese sin dalla sua nascita. Penna instancabile al servizio del territorio e alla ricerca della verità.