Concluso il campo di accoglienza immigrati ad Alcamo

FOTO ASS NADIA SAVERINOALCAMO. Si è concluso da una settimana il campo di accoglienza stagionale per immigrati che ha ospitato 70 lavoratori, con regolare permesso di soggiorno, presso la palestra comunale Palazzello di via Guido Gozzano. Come è ormai consuetudine, nel periodo della vendemmia sono molti i lavoratori non residenti e/o extracomunitari che prestano la propria opera per la raccolta dell’uva e hanno difficoltà a reperire adeguato alloggio dove trascorrere la notte.

Questa la dichiarazione integrale:
A differenza degli anni passati, afferma l’assessore ai servizi sociali della Giunta Surdi, Nadia Saverino – quest’anno la gestione e la realizzazione del campo è avvenuta tramite un lavoro di sinergia e collaborazione tra diverse associazioni di promozione sociale di protezione civile che sono state invitate a partecipare al campo, attraverso procedura negoziata.
I rappresentanti delle diverse associazioni: CROCE ROSSA ITALIANA, FIRE RESCUE ALCAMO, POLIZIA COSTIERA AUSILIARIA, Vigili del Fuoco Volontari di Protezione Civile, Pubblica Assistenza Soccorso Alcamo (AMPAS), E.R.A. “European Radioamateurus Association” sezione di Trapani insieme alla Caritas hanno stabilito, di comune accordo, la suddivisione dei ruoli e i differenti orari dei propri volontari.
La CARITAS ha svolto il suo servizio di preparazione e distribuzione pasti, come sempre, totalmente a titolo gratuito.
L’importo che è stato messo a disposizione da parte del comune per la realizzazione del Campo Solidale è stato di €9.000,00.
Ogni ospite ha versato 2 euro giornaliere per il pernottamento, per evitare, continua l’Assessore – la permanenza di immigrati che, come purtroppo accaduto in passato, hanno utilizzato il campo senza un reale scopo lavorativo, togliendo la possibilità di pernottamento a
chi, invece, si trova ad Alcamo per lavorare veramente. Dunque, la corresponsione del contributo di 2 Euro ha trovato la sua più valida motivazione al fine di evitare soggiorni inutili degli extracomunitari e al riguardo è stata cura della CRI, coordinatrice del servizio, rilasciare apposita ricevuta agli immigrati.
Mentre per i lavoratori senza regolare permesso di soggiorno è stato garantito un pasto caldo da parte della Caritas e l’uso delle docce all’interno del campo poiché, come lo scorso anno, nessuna associazione ha potuto garantire un luogo al coperto per il pernottamento dei lavoratori.
Infine – conclude l’assessore Saverino – un’altra novità cui abbiamo pensato quest’anno è quella di destinare la somma restante (circa 3.000,00 euro) del campo per l’acquisto di attrezzature che, nel futuro, possano contribuire al miglioramento del servizio offerto. D’altronde, un motivo per cui quest’anno il campo è partito con qualche giorno di ritardo è stata la mancanza di parte dell’attrezzatura della CRI destinata ai campi di soccorso delle popolazioni terremotate e recuperata, infine da ciò che il nostro comune aveva già a disposizione (gazebi, tavoli, sedie).

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