Conclusa la prima edizione del Festival VSN 2016 a Poggioreale

foto poggiorealeI documentari, ancora una volta, la migliore forma espressiva per tirare fuori i temi culturali, artistici, storici e antropologici del territorio.

Un connubio naturale tra musica, storia, video, foto, gastronomia che ha focalizzato l’attenzione sul territorio con un esito più che positivo. E sono soprattutto i 400 visitatori ad aver dato successo a questa prima edizione del Festival “Visioni notturne sostenibili”. La scelta dei luoghi, (Poggioreale antica e il Cretto di Burri) in cui si sono amalgamati elementi del passato con le “visioni” del futuro, hanno ottenuto un deciso consenso da parte di chi crede nelle potenzialità e nella sostenibilità del territorio.

Ideatore e curatore della rassegna, giunta già al quinto anno, il direttore dello spazio culturale Belìce/EpiCentro della Memoria Viva, Giuseppe Maiorana: “La costanza di questi anni, nello sviluppare, eventi mirati a far scoprire ricchezze, attitudini e potenzialità di un territorio dinamico come la Valle del Belìce, comincia a dare i suoi frutti. In questi cinque la manifestazione ha avuto l’intento di puntare l’obiettivo, in senso lato, sulle potenzialità di questo territorio, sia sotto il profilo paesaggistico sia sotto quello della scoperta delle risorse umane presenti sul territorio stesso. Oggi possiamo affermare che il percorso di sensibilizzazione sta prendendo piede e in questo dobbiamo ringraziare anche tutti gli attori che vivono la storia di questi luoghi e che si spendono attivamente per trasformarla in uno strumento promozionale e turistico”.

Numerosissimi dunque i visitatori, provenienti da diverse parti della regione e di Italia che si sono fatti coinvolgere nelle visite guidate a Poggioreale antica il 26 e al Cretto di Burri il 27.

Apprezzate anche le novità di questa edizione: le installazioni fotografiche “Terra, terrae” di Roberto Di Fresco e Giuseppe Renda che hanno riprodotto i volti delle donne anziane del luogo accostandoli a dettagli dei ruderi di questi luoghi e l’installazione video Lux-Marvellous Winter (Poggioreale/Gibellina) di Genny Petrotta e Emilio Orfino con un lavoro sperimentale tra video art e racconto mirano al sublime inteso come ciò che sovrasta lo spettatore.

Atteso il documentario sviluppato all’interno del workshop dedicato a giovani under 30 che diventa un momento per costruire contatti professionali e competenze creative. Cinque giovani che sono stati guidati nel loro spirito artistico dai due registi Davide Gambino e Alberto Castiglione portando a termine in una settimana un cortometraggio dal titolo “Il tracciato della memoria” girato nei luoghi coinvolti in questa edizione. Un video che ha fatto emergere, tra le altre cose, grazie alle interviste la dedizione dei volontari dell’ “Associazione Poggioreale antica” che da anni recuperano e custodiscono le memorie della città distrutta dal sisma.

crettoE proprio nella prima giornata del festival la notizia, da parte del Sindaco di Poggioreale, che tramite un’ordinanza è stata estesa l’area visitabile della città oltre il Palazzo Agosta, oggi evocativo museo en plein air.

La bellezza dei territori esaltata anche dalle performance a Poggioreale del clarinettista Giovanni Mattaliano che nel silenzio della notte, tra i ruderi ha incantato i presenti con più brani o ancora la performance al tramonto di danza sufi sul cretto di Burri della danzatrice Helena Russo che col suo vestito bianco sul candido cretto, accompagnata dalle musiche di con Vito Amato (percussionista), Fulvio Scaminaci (pianista) e le letture di Federica Le Fons, quasi in una danza ancestrale sembrava trasmettere l’indissolubilità dell’uomo dal territorio.

Ma sono stati proprio i documentari anima della rassegna, che ancora una volta si sono dimostrati la migliore forma espressiva per tirare fuori i temi culturali, artistici, storici e antropologici del territorio.

Proprio li, in quei posti dove oltre 40 anni fa, prima del terremoto si guardava la tv con i vicini di casa, in gruppo, condividendo spazi, pensieri, desideri, si è riacceso uno schermo per riflettere, per imparare a guardare la realtà territoriale con altri occhi.

Durante la rassegna è stata inoltre premiata la vincitrice del concorso Giovani Visioni che ha visto al primo posto con un numero maggiore di like, Bianca Giacalone con il video Belice’s moving memory, visibile su vimeo come anche il video della seconda concorrente Il mio minuto germoglio di Chiara Calcara.

Per chiudere con le NUOVE VISIONI IN TRAILER che pongono il cinema non solo come uno strumento per guardare in maniera critica alla contemporaneità, ma che puntano l’attenzione su un processo produttivo possibile e sostenibile.

A confermare il valore culturale dell’evento anche le letture e le presentazioni dei libri “Vittorio De Seta. Il poeta della verità” di Franco Blandi e “Progettare. Dialoghi intorno a una pratica generativa” di Emilio Vergani. Entrambi i momenti hanno visto la presenza degli autori.

Una conoscenza del territorio che è passata anche dai talk.

Il festival sebbene in fase di rodaggio ha palesato da subito la sua identità, tracciando ancora una volta un percorso che potrebbe con piccoli e grandi passi avere risonanza nel futuro. Ad intervenire per dare il proprio contributo il Sindaco di Poggioreale Lorenzo Pagliaroli, il presidente del Cresm Alessandro La Grassa, il presidente Associazione Poggioreale Antica Giacinto Musso, il presidente dell’Associazione Peppino Impastato Nicola Mezzapelle, il presidente di Periferica Carlo Roccafiorita, nonché Luca Pirisi e Marco Serra del Festival della Resilienza, e Maurizio Carta dell’Università degli Studi di Palermo. ad intervenire nella seconda giornata nel “Definire limiti, confini e periferie” Salvatore Sutera Sindaco di Gibellina, Giuseppe Zummo assessore alla Cultura di Gibellina; Alessandro Cattunar direttore di Festival In\visible cities Laura Cappugi dirigente Filmoteca regionale siciliana, Paolo Pisanelli direttore artistico Festa di Cinema del Reale, Antonio Bellia direttore artistico Festival Siciliambiente, i registi Davide Gambino e Alberto Castiglione, Gianni Di Matteo architetto FarmCultural Park.

“Visioni Notturne sostenibili? Il solo nome è tutto un programma; afferma Giuseppe Zummo assessore alla Cultura di Gibellina, che prosegue: “ i suoi contenuti un viaggio interstellare tra ideologie e azioni nei luoghi della memoria per rigenerare il presente in vista di un futuro concreto e sostenibile!”.

Si ringrazia l’Unpli Provincia di Trapani per l’accoglienza e la collaborazione fattiva.