Ultimo appuntamento con “Conversazioni d’autore” con Enrico Bellavia e Giacomo Di Girolamo

tenute plaiaSCOPELLO. Si terrà questa sera alle ore 18:00 l’ultimo appuntamento della rassegna “Conversazioni d’autore – Incontri letterari a Scopello” presso le Tenute Plaia.

Ospiti della serata i giornalisti Enrico Bellavia e Giacomo Di Girolamo che presenteranno i loro rispettivi romanzi “ Sbirri e Padreterni “ e “Contro l’antimafia”.

I rapporti tra Mafia e Antimafia visti con gli occhi di due autori che, senza reticenza, affrontano un tema di grande attualità, per analizzare un antagonismo che sempre più spesso si è rivelato un placido compiacimento.

download“L’abbiamo davvero combattuta la lotta alla mafia? Alcuni lo hanno creduto possibile e si sono spesi fino alla morte. Altri, molti, hanno trafficato, trescato fino a perpetuare il vizio italiano dell’accordo sotto banco. “Sbirri e Padreterni” racconta la duratura, stabile, alleanza tra un pezzo delle istituzioni e Cosa Nostra. Il permanente canale di comunicazione aperto da settori del nostro apparato di intelligence e di sicurezza e della politica con l’universo delle coppole. È la storia sottotraccia, con nomi e cognomi, della recente lotta alla mafia. Che passa per la stagione delle stragi e la loro intima ragione, tracciando il profilo di chi ha fatturato il risultato di quell’orrore. Oltre i rigori del carcere duro, del 41 bis, e spesso grazie a quelli, una batteria di nuovi collaboratori di giustizia è stata pronta a raccontare tutto e il contrario di tutto. Diventando le pedine del gioco grande. Su questa scacchiera non il falso, ma il vero apparente, il suo doppio e il suo triplo, giocano una partita torbida che ha per posta carriere, quattrini, tanti, ma soprattutto la sopravvivenza di un sistema di potere. Che si fa beffe dell’opinione pubblica e del suo disorientamento. Che fa di Cosa Nostra e delle altre mafie un mostro fiaccato ma mai morente.”

download (1)“Di Girolamo non ha mai avuto paura di schierarsi dalla parte di chi si oppone alla mafia. Ma adesso è proprio quella parte che gli fa paura. Ha ancora senso l’antimafia, per come è oggi? Ha avuto grandi meriti, ma a un certo punto è accaduto qualcosa. Si è ridotta alla reiterazione di riti e mitologie, di gesti e simboli svuotati di significato. In questo circuito autoreferenziale, che mette in mostra le sue icone – il prete coraggioso, il giornalista minacciato, il magistrato scortato – e non aiuta a cogliere le complesse trasformazioni del fenomeno mafioso, si insinuano impostori e speculatori. Intorno all’antimafia ci sono piccoli e grandi affari, dai finanziamenti pubblici ai “progetti per la legalità” alla gestione dei beni confiscati, e accanto ai tanti in buona fede c’è chi ne approfitta per arricchirsi, per fare carriera o per consolidare il proprio potere, in nome di un bene supremo che assolve tutto e tutti. Non è più questione di “professionisti dell’antimafia”: oggi comanda un’oligarchia dell’antimafia, e chiunque osi metterla in discussione viene accusato di complicità. Di Girolamo scrive allora a Matteo Messina Denaro…”

A seguire il consueto aperitivo con i prodotti dell’Azienda Tutone e Tenute Plaia

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