Sebastiano Tusa presenta “Primo Mediterraneo – Meditazioni sul mare più antico della storia”

WebMARSALA. Il 29 giugno a Marsala, alle ore 18.00,  nella splendida cornice dell’ex Convento del Carmine, sede dell’Ente Mostra Città di Marsala verrà presentato il libro libro di Sebastiano Tusa Primo Mediterraneo – Meditazioni sul mare più antico della storia”. Porterà i sui  saluti il sindaco Alberto Di Girolamo, poi  converseranno con l’autore, il Vescovo della Diocesi di Mazara del Vallo, Domenico Mogavero e la Dott.ssa Rossella Giglio della Soprintendenza di Trapani. L’iniziativa è organizzata dalla Libreria Mondadori di Marsala e dall’Agenzia Communico e con il patrocinio del Comune di Marsala. Sponsor il ristorante Zattar di contrada Ciavolotto. L’archeologo e sovrintendente del Mare Sebastiano Tusa propone un viaggio nel Mare Nostrum: Fernand Braudel si  chiedeva cosa fosse il Mediterraneo e così rispondeva «Mille cose insieme. Non un paesaggio, ma innumerevoli paesaggi. Non un mare, ma un susseguirsi di mari. Non una civiltà, ma una serie di civiltà accatastate le une sulle altre». Sebastiano Tusa ragiona sulle pluralità e le complessità di questo mare e sugli elementi di fondo che ne hanno caratterizzato la lunga vicenda, dalla preistoria al medioevo e lo fa dal punto di vista dello  storico e del biologo.  Il mare più antico viene esaminato quale luogo di confluenza e di diffusione di merci, saperi e culture nell’ ambito dei vari sistemi mercantili che resero ricchi i Minoici, i Micenei, i Fenici, i Greci ed i Romani. Si osserva l’enorme quantità  di biomasse che hanno reso possibile la vita e lo sviluppo di numerose comunità costiere. Motivi di riflessione sono infine le complessità e le pluralità etniche di questo mare, che lungo i propri orizzonti ha consentito la formazione di un grande mosaico culturale, entro cui hanno convissuto,ora in pace ora in guerra,  civiltà, lingue e religioni tra loro molto diverse tra loro.  Tusa  attraverso il Mediterraneo compie un percorso esistenziale lui che da archeologo e uomo di mare a questo mare è legato ed appartiene profondamente.

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