Incendi a Castellammare, il Sindaco:”Danni incalcolabili. Occorre che venga dichiarato lo stato di emergenza”. Video

DSCN4469CASTELLAMMARE DEL GOLFO. Il giorno dopo gli incendi che hanno devastato l’intera Sicilia e, purtroppo, anche il nostro territorio, il Sindaco di Castellammare del Golfo Nicolò Coppola dichiara: “Uno sfregio violento ed annuale nei confronti dell’ambiente e dei cittadini che ha raggiunto livelli inaccettabili: circa 20 famiglie evacuate, danni incalcolabili in più zone della città. Occorre che venga dichiarato lo stato di emergenza”.

“Oltre 24 ore continue di tensione, un fronte di fuoco vastissimo, ancora una volta difficilissimo da arginare con fiamme altissime da contrada Conza a monte Inici, in più zone della città. Fiamme – ha dichiarato il Sindaco Coppola dopo la giornata infernale di ieri – che questa volta hanno interessato addirittura il centro abitato, in zona Bocca della Carrubba, aggredendo le abitazioni e costringendo all’evacuazione di tanti cittadini, circa 20 famiglie, per garantirne l’incolumità. Adesso l’incendio su monte Inici, con l’intervento di un Canadair, è stato praticamente circoscritto, con gli ultimi interventi di bonifica. Ringrazio gli uomini del corpo forestale, dei vigili del fuoco, carabinieri e polizia che, con la polizia municipale ed i volontari della protezione civile, intervenuti con il mezzo della protezione civile assegnato al nostro Comune, hanno lavorato incessantemente in situazioni davvero molto delicate”.13479419_1119151008145184_850237449_n

In queste ore si stanno contando i danni, da Contrada Conza a Monte Inici, quindi in zona Bocca della Carrubba. Soltanto in tarda mattina, grazie all’intervento di un canadair, l’incendio di Monte Inici è stato quasi interamente domato.

“Occorre che venga dichiarato lo stato di emergenza in modo da organizzare presidi a tutela del territorio. Danni incalcolabili dal punto di vista paesaggistico, morale e culturale. I roghi in più parti del nostro territorio ci hanno lasciato un paesaggio tristissimo e la conta dei danni è ancora in corso. Abbiamo fatto il possibile, con i mezzi che abbiamo a disposizione, attuando il piano di protezione civile che avevamo predisposto. La prevenzione è fondamentale e già ad aprile – prosegue il sindaco Nicolò Coppola che ieri sera era in Contrada Bocca della Carrubba – ho emesso l’ordinanza per la pulizia dei terreni incolti. Uno sfregio violento ed annuale che quest’anno ha raggiunto livelli inaccettabili: decine di migliaia di ettari di boschi o di terreni cespugliosi, importanti per la stabilità dei versanti, bruciati dal fuoco; i danni gravissimi che riguardano sia l’ambiente e l’economia sia l’alterazione dell’ecosistema ed il rischio per la pubblica incolumità. Tutto questo mentre l’amministrazione sta portando avanti l’iter per far diventare 13434848_10210019966844152_2658107957782358815_nMonte Inici, sito di interesse comunitario a 1.064 metri sul livello del mare, una riserva orientata. Oggi gravemente danneggiata. Già a marzo abbiamo effettuato opera di prevenzione con la collaborazione dei lavoratori forestali e la cooperativa sociale “Unione delle famiglie” e dato disposizioni alla polizia municipale perché vengano effettuati mirati servizi di controllo. Condanniamo fermamente questa inaccettabile violenza nei confronti dell’ambiente e dei cittadini. Un incendio come quello che ha interessato il nostro territorio, il centro della nostra città, da Bocca della Carrubba alla spiaggia Plaja, difficilissimo da domare – conclude il sindaco Coppola – ci ha fatto assistere a scene infernali e temere per i nostri concittadini. 05423935-6aab-49a7-83e9-8cd5ccdee8d8Centinaia di ettari di macchia mediterranea scomparsi, in fumo alberi e fiamme alimentate dal forte vento. Proprio per questo era stata fortunatamente chiusa, ed ancora chiusa, la riserva naturale dello Zingaro per prevenire eventuali situazioni di rischio. Per tranquillizzare i cittadini e nel caso si verifichino altri focalai, il mezzo antincendio in dotazione a questa amministrazione è fermo in contrada Bocca della Carrubba”.

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