Botta e risposta nel partito democratico tra Oddo e Grignano

grignanoTRAPANI. Rimpalli nervosi e botta e risposta tra diversi esponenti del PD che da una parte mettono paletti e dall’altra invocano il dialogo. In questo dibattito interno al partito,  interviene  il consigliere comunale Nino Grignano che si schiera con il suo segretario provinciale Marco Campagna, su un eventuale alleanza con l’ex sindaco di Trapani Mimmo Fazio, affermando essere l’unico ad avere le idee chiare  al di fuori del gruppo dirigente locale, avendo  delineato  i giusti paletti per un dignitoso confronto con chi pensa di dialogare con il Pd trapanese. Grignano invita, polemicamente, i suoi avversari,  da   Camillo Oddo a Giacomo Tranchida, analisti interessati a suo dire, a  farsene  una ragione. Grignano dichiara di non comprendere il prodigarsi di autorevoli esponenti di altri territori , con consigli resi pubblicamente su  assetti ed alleanze che sono di competenza trapanese e di non pensare  a spingere pubblicamente ad alleanze, se non nelle sedi competenti di partito.

Il  Pd ha  un caso Fazio, e la maggioranza del partito s’è fatta sentire con Campagna che ha posto una serie di condizioni politiche per raggiungere un accordo con l’ex sindaco, mentre la minoranza del partito ritiene che siano condizioni strumentali che puntano ad evitare che si possa raggiungere un’intesa con Fazio ed il suo movimento “Uniti per il Futuro”. Nella minoranza  i paletti di Campagna sono considerati  poco più che una provocazione politica per suscitare  la reazione di Fazio e vanificare  ogni ipotesi d’accordo. Oddo dal canto suo risponde invocando la calma di Fazio, chiedendogli di non farsi coinvolgere,  ma anche indirizzando a Grignano un monito alle sue esternazioni che ritiene inopportune; Oddo è espressione di quel che oggi Grignano considera   vecchio gruppo dirigente, ma di cui è esso stesso derivazione, che  ha sempre avuto a cuore le sorti del partito e si è speso per farlo crescere su questo territorio, sottolinea Oddo, e lo invita a portar rispetto e considerazione verso gli stessi.” Il tema delle alleanze è posto in maniera strumentale e  di  fronte ad un’apertura di dialogo non ci si pone con il piglio altezzoso da padroncini del partito che pongono paletti al dialogo. Non ci si pone in questo modo perché il Pd non ha padroncini e perché il progetto di allargare l’area di consenso ad una proposta di governo per Trapani va costruito seguendo la via dell’ascolto e della condivisione, che deve essere verificata sul campo”. Così argomenta Oddo sottolineando che  gli accordi si fanno almeno in due ed è dunque necessario sentire gli altri senza porre paletti, pregiudiziali e quant’altro. Invitando a discutere gli eventuali confini del dibattito  prima all’interno del partito e poi manifestarli  all’esterno, per non suscitare il dubbio che sia una mossa per far fallire ogni ipotesi di dialogo, ciò per non cadere nella vecchia politica. Infine l’onorevole Oddo aggiunge nella sua dichiarazione,  che non ci sono zone franche nel dibattito sui territori e che il Pd non ha bisogno di maestrini eterodiretti da utilizzare per quello che si chiama “lavoro sporco”. E manifesta la sua  intenzione comunicare ciò che sta accadendo a Trapani alla segreteria regionale ed a quella nazionale del partito.

 

 

 

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