Benedetto Vesco (Intervista): “auspico una campagna elettorale basata su proposte e contenuti”

Vesco

Intervista, di fine legislatura, al consigliere comunale, Benedetto Vesco.

Consigliere Vesco ad Alcamo si è chiuso un ventennio politico. Secondo lei quali saranno gli scenari futuri per la città?

Vorrei fare una piccola premessa, ringraziandola per avermi dato l’opportunità di esprimere il mio umile pensiero alla fine di un’esperienza istituzionale che è iniziata nel 2007. Più che un ventennio, nella nostra Alcamo, si è chiuso un periodo nella quale la politica ha smesso pian piano di svolgere il proprio ruolo, a tutti i livelli istituzionali e non, creando disaffezione e smarrimento nelle ideologie e nella dignità di chi fino a poco tempo fa credeva e si riconosceva negli ideali e nei programmi che i dirigenti e le segreterie dei partiti elaboravano insieme agli attivisti ed ai simpatizzanti, con il fine precipuo di migliorare la condizione socioeconomica e culturale della nostra terra e della cittadinanza tutta.

Per ciò che concerne gli scenari futuri, se lei mi avesse posto questa domanda qualche anno fà, gli avrei risposto che con molta probabilità il cambiamento sarebbe stato confermato dalla riaffermazione, in termini elettorali, del partito-movimento 5 stelle. Secondo il mio pensiero, oggi, e nel caso specifico sull’esito delle amministrative del 5 giugno, i pronostici sono ancora incerti, le elezioni che andremo ad affrontare non hanno un finale scritto, come alcuni credono, tutto è ancora indefinito.

Questa incertezza è frutto anche delle alleanze e delle strategie messe in atto dalla maggior parte dei partiti-movimenti, e dei loro rispettivi candidati alla carica di primo cittadino e consigliere comunale, che potrebbero generare confusioni in termini di scelta, e che vede secondo il mio parere, coinvolto anche il Movimento 5 stelle. Nessuno è immune a non compiere errori. Nel caso specifico, questi ultimi hanno sempre scelto, nel passato, di voler scuotere le coscienze e di abbattere tutti gli schemi che la mala politica ha tracciato, dimenticando forse, che la storia, il percorso professionale e politico di ognuno di noi e di conseguenza anche di chi ha scelto di candidarsi alla carica di consigliere comunale, rimane iscritta nei ricordi e nella storia di questa città, e non sarà certamente, mi creda, l’aver indossato un “abito” nuovo che cancellerà la memoria dei cittadini alcamesi.

Un bilancio complessivo dell’ultima esperienza amministrativa?

I risultati sono sotto gli occhi di tutti, nessuno, oggi può affermare che è stata positiva. Si mentirebbe sapendo di mentire. Un fallimento che affonda  le sue radici, istituzionalmente a livello locale, ma facilmente riconducibile anche a livello regionale, nazionale ed europeo, ad una deputazione locale assente, sia sotto il profilo del coinvolgimento, sia per quanto riguarda gli investimenti sul nostro territorio. Credo, inoltre, che bisogna scindere l’aspetto amministrativo dalle scelte e proposte politiche, che in questi anni hanno caratterizzato la gestione dell’Ente, così come bisogna valutare soggettivamente l’operato e il ruolo dei consiglieri comunali. Ruolo che ho cercato di interpretare sempre con diligenza, dignità e rispetto istituzionale, quella stessa dignità istituzionale, che oggi più che mai ha bisogno di riappropriarsi del suo ruolo e di recuperare credibilità nei confronti della gente tutta.

consiglio comunale alcamo 4-3-15Lei è stato consigliere comunale per due legislature (tra l’altro tra i più giovani). Pensa di ricandidarsi e di continuare a far politica?

Su una mia ricandidatura, le posso confermare che non mi candiderò per le amministrative del 5 giugno 2016. Ho deciso di continuare a coltivare la mia passione per la politica al di fuori dai ruoli istituzionali e di occuparmi anche di altro. In questi anni (quasi dieci) di incarico da consigliere comunale ho cercato, così come tanti altri colleghi consiglieri, di smuovere le coscienze, ponendo nelle sedi istituzionali e non, tematiche di carattere politico e proposte progettuali, nella speranza che si potesse aprire un confronto e azioni da intraprendere per il rilancio della nostra città.

Azioni e proposte che purtroppo sono rimaste garbatamente depositate nei cassetti, a disposizione di chi ne vuol prendere contezza e che certamente nessuno dimenticherà. Si passa dalla strategia del risparmio di circa 3 milioni di euro proposto nel 2007,  da intraprendere attraverso la gestione dell’allora discarica comunale, alla creazione delle celle dedicate per la raccolta dell’amianto, al recupero del biogas prodotto dalla fermentazione dei rifiuti, alla possibilità oggi, di valutare lo svuotamento della discarica noleggiando un impianto mobile per la produzione di eco-balle e vendere le stesse a regioni o nazioni che ne fanno uso per alimentare i propri impianti per la produzione di energia dalla combustione dei rifiuti.  Proposte, su come potenziare l’impianto di depurazione comunale, che a causa di un contenzioso con la ditta costruttrice ancora oggi risulta parzialmente e strutturalmente inutilizzato;  al sistema di raccolte delle acque bianche, ad oggi monco, che può, così come previsto nella legge 156 del 2006, rappresentare una piccola risorsa idrica. Alla mancata partecipazione ai finanziamenti europei per il turismo fluviale, passando per il ripascimento delle spiagge o alla proposta di valutare la possibilità di realizzare il sistema della fitodepurazione in Alcamo Marina. Potrei elencarne ancora tante e tante, fino alla più recente che è stata quella sulla proposta di regolamento per il baratto amministrativo. Lei si chiederà, ma nessuna di queste è stata accolta?

Nonostante un decennio, in cui sono stato sempre all’opposizione rispetto a chi ha vinto le elezioni,  delle proposte avanzate solamente alcune sono state recepite ed approvate durante questi anni, la formazione del data-base delle professionalità interne del personale,  la realizzazione dell’ufficio delle strade anche se ad oggi non operativo, all’informatizzazione dell’urbanistica.

Quali tra i candidati a Sindaco e partiti politici attualmente le ispirano più fiducia?

Sulla fiducia, mi consenta di ricordarle che i partiti oggi con il loro modus operandi trasmettono facilmente  tutto l’opposto. Sarà, invece, compito dei singoli candidati alla carica di sindaco proporre soluzioni tangibili e definitive, a tutte quelle problematiche che perdurano da troppo tempo. Naturalmente, le capacità professionali e l’esperienza amministrativa che ogni candidato ha nel suo bagaglio personale potrebbero contribuire, e non poco, ad una dinamica  e oculata gestione dell’ente.

Se mi chiedesse quale proposta progettuale per la città mi convince di più, oggi le risponderei che sono ancora in attesa di conoscere tutti i programmi e poi farò la mia valutazione. Il sindaco, la giunta e il consiglio che sarà legittimato ad amministrare la città, dovrà affrontare numerose problematiche,  tra le quali , così come è stato in questi anni, le sempre più esigue risorse disponibili dell’ente a causa dei minori trasferimenti nella parte corrente da parte degli enti sovra-comunali, e la mancanza di professionalità specifiche all’interno delle risorse umane disponibili. Tanto per farle un esempio, ad oggi, nessun comune siciliano è stato in condizione di approvare il bilancio di previsione 2016, inoltre, vorrei concludere la mia considerazione con una semplicissima frase a proposito di bilancio 2016, ai posteri l’ardua sentenza.

Se dovesse scegliere tra cinque priorità per la città di Alcamo quali suggerirebbe al prossimo Sindaco di Alcamo?

Suggerirei al prossimo Sindaco di: ripristinare un clima di fattiva collaborazione tra potere esecutivo, l’organo consiliare e gli organi dirigenziali; attenta e capillare riorganizzazione del personale in sinergia con i rispettivi enti datori di lavoro, (non tutto il personale è comunale) valutando assecondo i casi  anche il regime della mobilità; riqualificazione del personale, potenziamento dei settori e l’internalizzazione di alcuni servizi, che vanno dalla manutenzione ordinaria alla refezione scolastica; difendere e tutelare la salute dei cittadini, in tutte le sedi istituzionali; rivalutare  monte Bonifato, Alcamo Marina e di conseguenza, inserire tutto il territorio in un circuito turistico-ricettivo, valorizzando le strutture e  il patrimonio artistico esistente; creare un canale di collegamento con le istituzioni regionali, nazionali, ed  europee al fine di recepire tutte le direttive e i finanziamenti per lo sviluppo del territorio su tutti i settori del mondo del lavoro.

Un saluto finale…

A prescindere di chi vinca le elezioni, auguro a tutti i candidati una serena e rispettosa campagna elettorale, basata sulla proposta progettuale e sui contenuti, così come sono sicuro che avverrà, considerate le indubbie qualità morali e professionali degli stessi.

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Marcello Contento
Marcello Contento nasce a Palermo nel 1982, vive la sua vita tra la Sicilia e la Toscana. Giornalista, insegnante di economia aziendale e lettore incallito di Tex e Alan Ford.