Consiglio comunale a Castellammare dopo il rinvio e nuove accuse di “ostruzionismo”

consiglio comunale castellammare 27 aprile 2016CASTELLAMMARE DEL GOLFO. Si è svolto ieri pomeriggio a Castellammare il consiglio comunale dopo il rinvio di martedì per mancanza del numero legale. I consiglieri di opposizione infatti hanno “protestato” non presentandosi in massa al consiglio comunale convocato per martedì scorso.

Dopo il “terremoto politico” all’indomani dell’operazione “Cemento del Golfo” sembrano quindi non placarsi i malumori da parte dell’intera opposizione (ad esclusione del consigliere Motisi assente ieri ma presente martedì). I consiglieri di opposizione oltre a saltare la seduta di martedì hanno anche disertato, nei giorni scorsi, le commissioni.

Ieri però l’opposizione ha “manifestato” nuovamente la propria posizione votando in modo contrario a tutti i punti all’ordine del giorno costringendo il Sindaco a ritirare il punto sul regolamento per il funzionamento del “Polo Museale – La Memoria del Mediterraneo” del Castello. “Ritiro il punto all’ordine visto che non è importante per questo consiglio” ha risposto il Sindaco Coppola ritirando il punto al’odg, così come ha fatto per altri punti precedentemente la seduta di ieri.

Un consiglio comunale quindi come non si era mai visto, “congelato” da parte dell’opposizione che di fatto rappresenta la maggioranza in quanto in numero maggiore dei colleghi che supportano il Primo Cittadino. Anche sul regolamento inerente l’utilizzo delle aree private per la “realizzazione di parcheggi temporanei e stagionali” l’opposizione ha bocciato tutti gli articoli del regolamento ma in questo caso hanno spiegato le motivazioni. Angelo Palmeri ha sottolineato che si tratta di “una complicazione burocratica come il regolamento sul polo museale, che di fatto, non aggiunge niente di nuovo”. Anche Stefano Cruciata spiega che “non condividiamo il regolamento in quanto inutile ed esprimiamo forti dubbi in merito. Quindi non ne vediamo la necessità.” palazzo crociferi castellammare

La consigliera Daniela Blunda (PD) invece attacca i colleghi accusandoli di “ostruzionismo”: “E’ vergognoso. Ieri l’aula deserta per mancanza del numero legale e oggi un comportamento strano. Dove vogliamo arrivare?” – si chiede la consigliera Blunda – Questi regolamenti sono, per noi del PD, utili per la città. Non vi potete trincerare dietro il “non voto”, il vostro è ostruzionismo!” ha sottolineato Daniela Blunda.

Il consigliere Paradiso invece ha ribadito che si tratta di valutazioni prettamente legate alla loro funzione di controllo. “Ci opponiamo a questi regolamenti perchè non li riteniamo utili” ha aggiunto.  Per la consigliera Laura Ancona invece si tratta semplicemente di “democrazia”: “Siamo in democrazia quindi il problema non è nostro, non condividiamo i regolamenti e non li votiamo, è la democrazia!”.

Regolamento ovviamente non approvato e consiglio terminato. Dalla maggioranza dure critiche e accuse di “boicottaggio” e “ostruzionismo”. Per l’opposizione invece si tratta di valutazioni in merito ad aspetti tecnici dei regolamenti in questione. Sta di fatto che si è assistito ad un consiglio comunale decisamente “strano”.

In realtà appare chiaro che le valutazioni tecniche dei regolamenti sono state il pretesto per “protestare” contro l’amministrazione e ribadire, ancora una volta, che l’intera opposizione non condivide l’attuale linea politica dell’amministrazione guidata dal Sindaco Nicolò Coppola. Fa parte, insomma, dei “giochi” politici.

Secondo il Consigliere di opposizione ed ex Vicesindaco Gaspare Canzoneri, sentito da Alqamah.it subito dopo il consiglio comunale, “i lavori del consiglio comunale hanno evidenziato che il Sindaco non ha una maggioranza politica e quindi l’amministrazione, oltre ad essere debole dal punto di vista amministrativo, non è legittimata politicamente a governare la Città. Il Sindaco – sottolinea Canzoneri – ne prenda atto.”

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Emanuel Butticè
Emanuel Butticè. Castellammarese classe 1991, giornalista pubblicista. Laureato in Scienze della Comunicazione per i Media e le Istituzioni all’Università degli Studi di Palermo con una tesi sul rapporto tra “mafia e Chiesa”. Ama viaggiare ma resta aggrappato alla Sicilia con le unghie e con i denti perché convinto che sia più coraggioso restare.