Terremoto politico a Castellammare. Cambiamenti: “Il nostro un gesto forte, ma con la marcia indietro di Motisi …”

palazzo crociferi castellammareCASTELLAMMARE DEL GOLFO. Dopo il terremoto politico che ha colpito Castellammare all’indomani dell’operazione antimafia “Cemento del Golfo”, l’associazione “Cambiamenti” spiega le proprie motivazioni in un lungo comunicato che pubblichiamo interamente:

“A seguito di evidenti inefficienze e fallimenti politici e amministrativi, alla luce dell’operazione denominata “Cemento del Golfo” che ha visto coinvolto indirettamente la figura del primo cittadino, 11 consiglieri di opposizione, in data 1 aprile 2016, avevano opportunamente chiesto al Sindaco Nicolò Coppola di recarsi dal Prefetto e rassegnare le dimissioni, rimettendo il mandato nelle mani dei cittadini.

Se ciò non fosse accaduto loro stessi si erano impegnati a dimettersi e, ai sensi della L.R. n. 35/1997 art. 11 comma 2, essendo dimissionari la metà più uno dei Consiglieri eletti, si sarebbe provocata la decadenza del Consiglio e la nomina di un Commissario.

Un gesto forte, fortissimo, dall’alto valore politico, simbolico, etico e morale.Cambiamenti

Alla base di questo non c’era solo un comunicato stampa, non c’erano solo parole al vento, c’era bensì un documento di dimissioni sottoscritto da 11 consiglieri con 11 firme scritte nero su bianco (vedi foto in basso, ndr).

Ma, se tra galantuomini basta una stretta di mano per prendere un impegno e mantenerlo, per un unico consigliere no. Per il Sig. Ivano Motisi, infatti, la parola data e la firma apposta spontaneamente in fondo ad un documento, evidentemente, sembra non avere alcun valore.

Con la marcia indietro del consigliere Motisi, il senso di un forte gesto di protesta denso di significato quale sarebbe stata la decadenza del Consiglio Comunale è, di fatto, venuto meno.

Come ormai in molti hanno avuto modo di comprendere, con la “sola” dimissione di dieci consiglieri si sarebbe proceduto alla semplice surroga, ossia alla sostituzione degli stessi consiglieri comunali con i primi dei non eletti di ciascuna lista, con il concreto rischio…anzi…con l’assoluta certezza di rafforzare l’attuale amministrazione sortendo, di fatto, l’effetto opposto a quello auspicato.

I Consiglieri di Cambiamenti e tutta l’Associazione hanno fatto un errore… è vero, che però non è stato quello di annunciare avventatamente delle dimissioni che poi non ci sono state, bensì è stato quello di presumere la comunione d’intenti e la buona fede dei loro interlocutori, illudendosi che un impegno preso nell’interesse di tutta la collettività fosse prioritario rispetto a qualsiasi altra posizione personale.

E’ per tale motivo che, a scanso di equivoci, ribadiamo che i due consiglieri di Cambiamenti non considerano la loro firma sul foglio di dimissioni ritirata, anzi, sono ancora pronti a dimettersi nel caso in cui rispuntino e vengano confermate TUTTE le rimanenti nove firme sul medesimo foglio.

dimissioni consiglieriPer chi, come noi dell’associazione Cambiamenti e i consiglieri che ci rappresentano, la parola data ha un grande valore, sarebbe stato anche facile mostrare coerenza e proseguire per la strada indicata con le dimissioni in blocco e surroga. Ma essendo venute a mancare le condizioni che motivavano l’atto, Cambiamenti non può permettersi, al momento, di proseguire con le dimissioni, perché, diciamocelo, sarebbe sbagliato!

  • sarebbe sbagliato privare il Consesso Consiliare proprio di una voce di reale opposizione a questo mal governo;
  • sarebbe sbagliato privare la cittadinanza di una rappresentanza libera e lontana da logiche strumentali di chi antepone i propri interessi a quelli comuni;
  •  sarebbe sbagliato lasciare totalmente nelle mani di questa inefficiente amministrazione e della pseudo maggioranza a suo sostegno la gestione della cosa pubblica;
  • sarebbe sbagliato e irresponsabile perdere la possibilità di vigilanza e controllo dell’operato così poco trasparente dell’attuale amministrazione;
  • sarebbe sbagliato non poter contrastare offese alla democrazia, così come siamo stati costretti ad assistere in occasione dell’ultimo consiglio comunale, in cui un Presidente del Consiglio già censurato dalla maggioranza dei Consiglieri, non è stato in grado di assicurare ordine ed imparzialità in un pubblico insolitamente cospicuo e protagonista;
  • sarebbe sbagliato!!!!
Sarebbe stato bellissimo e liberatorio sbattere la porta in faccia a certe logiche che non ci piacciono, ma sarebbe stato anche irresponsabile!

A Castellammare la politica parla ancora un linguaggio che noi comprendiamo e decifriamo perfettamente, ma che non condividiamo e non vogliamo parlare; un linguaggio arcaico, sibillino, fatto di accordi, numeri, manovre, vasetti da riempire e quote da assegnare. Noi vogliamo una politica, capace di ascoltare la gente e il territorio, interpretare segnali e volontà, mettere in campo buone idee e seguire buone prassi.

Per tutti questi motivi, l’Associazione Cambiamenti, riunitasi in assemblea, all’unanimità della stessa, insieme ai suoi consiglieri, ha scelto di andare avanti e continuare a fare un’opposizione determinata come finora fatto e provando a fare ancora di più, rispettando a pieno il compito che i nostri elettori ci hanno affidato!!!”

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