Il salvataggio della “Nave Diciotti”

In 741 arrivano a Trapani, tra loro 52 bambini

12987920_10209184729005111_1628378221_nDa “Nave Diciotti”, il Pattugliatore della Guardia Costiera, scendono a uno ad uno, qualcuno in braccio alle mamme, altri accompagnati mano nella mano essendo proprio piccoli in braccio a militari. Sono i 52 bambini, giunti a Trapani stamane assieme a 183 donne e a 505 uomini in tutto 741 persone, e tratti in salvo ieri nel Canale di Sicilia. Molti sono Etiopi, altri Somali, Eritrei, Sudanesi. A vederli da lontano – semplicemente bambini – come se ne vedono in giro lungo le strade, giocosi e allegri, che rincorrono i palloncini colorati donati al loro arrivo sulla banchina Isolella. Sono loro i protagonisti di quest’ultimo sbarco a Trapani, i bambini, per i quali i 56 uomini dell’equipaggio di Nave Diciotti della Guardia Costiera, uomini e donne, ma prima di tutto, mamme e papà, hanno realizzato una sala gioco.

“Molti di noi – racconta Gianluca D’Agostino, 49 anni, capitano di fregatacomandante dell’unità navale militare italiana  – siamo genitori, ed è facile, sentirci più vicini a questi piccoli e alle loro famiglie. Non è infrequente che l’equipaggio ed io stesso ci troviamo, nei momenti liberi dal servizio, a giocare con loro”. E il Capitano allora ricorda  una bimba di sei anni, proveniente dal Congo, di nome Ester-  “ quando l’ho presa in braccio – racconta – ha lasciato il bambolotto (Cicciobello) che le avevamo regalato e si è messa a giocare con la mia ricetrasmittente chiamando gli altri componenti dell’equipaggio, che naturalmente sono stati al gioco ed hanno risposto. Una complicità, quella che si crea a bordo, molto forte che per noi diventa difficile la notte, ritirarci in coperta sapendo che queste persone restano sul ponte in condizioni non facili”.

La visita alla saletta “calasub” dov’è stata allestita l’area giochi  è breve ma intensa, vi sono giocattoli ovunque per femminucce e maschietti. “I giochi – racconta ancora l’ufficiale – alla fine vengono portati via dai bambini che viaggiano con noi”.
Per quanto riguarda invece l’operazione di salvataggio. “Si è trattato di un’operazione di salvataggio effettuata senza particolari problemi – ha ribadito ancora il capitano Gianluca D’Agostino – effettuato con buone condizioni meteo marine. I migranti si trovavano a bordo di due barconi in legno a circa 40 miglia a nord delle coste libiche. Le imbarcazioni sono state intercettate ieri mattina, in navigazione da circa sei ore dopo aver lasciato il porto libico di Sabrata. Dopo essere stati tratti in salvo i migranti sono stati rifocillati. Abbiamo esaurito le scorte in cambusa – ha detto l’ufficiale – e oggi finite le operazione di trasferimento e completato lo sbarco a terra degli ospiti, faremo nuovamente le provviste e poi salperemo nuovamente per raggiungere la zona di operazione”. “In queste ore – ha concluso il comandante D’Agostino – sono in corso otto i nuovi eventi sui quali si sta intervenendo”.

Dopo lo sbarco 340 migranti sono stati trasferiti in centri di accoglienza del nord Italia, gli altri 400 sono stati trasferiti all’hotspot di contrada Milo per le procedure di fotosegnalamento.

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