Terremoto politico a Castellammare. Bucca: “Le decisioni vanno prese in Consiglio Comunale”

palazzo comunaleCASTELLAMMARE DEL GOLFO. Gelo questa mattina a Palazzo Crociferi dove si è tenuta la conferenza dei capigruppo. Il Sindaco questa mattina si è recato a Trapani dal Prefetto Leopoldo Falco per chiarire la sia posizione, poi si è intrattenuto nel suo ufficio con gli assessori. “E’ sereno e anzi sul piede di guerra, pronto a combattere queste strumentalizzazioni” ha sottolineato qualcuno dei suoi.

Il clima però appare teso. Questa mattina a Palazzo Crociferi è stato un via vai di consiglieri. Presenti tutta la giunta e quasi tutti i consiglieri comunali. Tutti i consiglieri di opposizione che hanno firmato per le dimissioni non sembrano tornare indietro. “Anche perché in caso contrario perderebbero credibilità” sostiene qualcuno della maggiorana. Il quadro politico è chiaro, in caso di dimissioni da parte dell’opposizione il Consiglio Comunale andrebbe nelle mani di un commissario straordinario ma il Sindaco resterebbe al suo posto. Invece se venisse approvata una mozione di sfiducia (ma per questa i voti della sola opposizione non basterebbero) andrà via anche il Sindaco e la giunta. I firmatari della nota pubblicata sabato sembrano intenzionati a non mollare la presa, ma già qualcuno ha qualche dubbio sull’opportunità del gesto e sulla mossa forse troppo azzardata.

Ricordiamo che questa situazione di “stallo” politico viene fuori dall’operazione “Cemento del Golfo” in cui esce fuori il nome del Sindaco Coppola, non indagato e mai intercettato in prima persona. “Si tratta di una mera strumentalizzazione politica, niente di più; perché di fatto non c’è niente.” Sottolinea qualcuno vicino al Sindaco.

Per il momento tutto rimane sospeso; a giorni sarà convocato un consiglio straordinario e urgente proprio per discutere di questi fatti. Proprio in merito, terminata la conferenza dei capigruppo, siamo andati a sentire il Presidente del consiglio comunale Domenico Bucca che ci ha ricevuto nel suo ufficio.

 Mimmo Bucca“Avevo già convocato il Consiglio Comunale e la conferenza dei capigruppo venerdì mattina per appunto chiedere al Sindaco di riferire in consiglio. Questa mattina alla conferenza erano presenti Giuseppe Cruciata, Lorena Di Gregorio, Daniela Blunda, Ivano Motisi, Stefano Cruciata, Giuseppe Fausto come vice presidente e Giacomo Di Bartolo. Ritengo che si tratta di un fatto molto importante e delicato, per questo ho chiesto di riportare i fatti in consiglio comunale. Ho avuto il parere favorevole dei consiglieri di maggioranza invece i consiglieri di opposizione non hanno accettato. Adesso mi sono riservato 24 ore di tempo per convocare il consiglio comunale straordinario e urgente, che in caso sarà convocato entro venerdì. Ritengo – continua Domenico Bucca ad Alqamah.it – che il Consiglio Comunale è l’unica sede legittimata a discutere queste cose. È la democrazia. Poi alla fine del dibattito i consiglieri sono liberi di consegnare le dimissioni. Nel corso della conferenza abbiamo acquisiti l’audizione dell’Ingegnere Simone Cusumano che ha ribadito che per la sezione 18° del cimitero nessuno degli arrestati ha fornito cemento. L’Ingegnere Cusumano inoltre manderà un approfondimento prima del prossimo consiglio comunale straordinario e urgente.”

Il Sindaco è sereno? preoccupato per qualcosa? Sappiamo che questa mattina è andato a Trapani dal Prefetto.

“Si, questa mattina è andato dal Prefetto. Mi è sembrato tranquillo, sereno, ma allo stesso tempo determinato. Preferisco non fare particolari considerazioni personali per il ruolo che svolgo. A me spetta tutelare il Consiglio Comunale, in poche parole: le decisioni devono essere espresse in Consiglio Comunale, non dal notaio.”

Allo stato attuale, nell’ipotesi che l’opposizione decidesse di portare in consiglio comunale una mozione di sfiducia, non ci sono i numeri. Lei che ne pensa?

“Non mi esprimo. Il momento è troppo delicato. La sfiducia politica è uno strumento appunto politico quindi dobbiamo capire se siamo in ambito giudiziario o in ambito politico. Non possiamo mettere insieme le due cose, tra l’altro senza un supporto probatorio. Dico una cosa forte: Questo consiglio comunale si è sempre dimostrato impermeabile alla mafia, ma, paradossalmente, così facendo c’è il rischio che, inconsapevolmente, i consiglieri permettano che la mafia commissari il consiglio comunale che è l’unico organo deputato al controllo e indirizzo. Torniamo alla mozione di sfiducia, se non dovesse passare vuol dire solo una cosa: che la democrazia non ti dà ragione.”

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Emanuel Butticè
Emanuel Butticè. Castellammarese classe 1991, giornalista pubblicista. Laureato in Scienze della Comunicazione per i Media e le Istituzioni all’Università degli Studi di Palermo con una tesi sul rapporto tra “mafia e Chiesa”. Ama viaggiare ma resta aggrappato alla Sicilia con le unghie e con i denti perché convinto che sia più coraggioso restare.