Fede, suoni e odori

La Processione dei Misteri e le emozioni che si rinnovano

Di Francesco Genovese

Image-1 (1) Si è conclusa anche per quest’anno la processione dei Misteri di Trapani. Se confrontiamo questa edizione con quella dello scorso anno potremmo affermare che sia stata un’edizione perfetta, anche perchè sarebbe stato davvero difficile fare peggio. La tempistica generale della processione è stata davvero ottimale lungo tutto il percorso perfino nella via Fardella, strada amata da molti trapanesi, ma di fatto la meno adatta ad essere percorsa dai Sacri gruppi.

Anche la notte, dove i Misteri assumono un fascino unico, si è svolta in modo regolare senza particolari problemi e di conseguenza anche la ripartenza delle processioni, punto cruciale in cui è molto facile perdersi in lungaggini varie, ma non è certo il caso di questa edizione dei Misteri che ha visto entrare l’espressivo gruppo de “La Separazione” alle 8 in punto come da programma e via via tutti gli altri.

Non è mancata nemmeno la pioggia in questo isieme di suoni, colori ed odori, che ha sicuramente segnato l’andatura dei Gruppi lungo il corso Vittorio Emanuele e che ha accompagnato in modo copioso l’entrata dei gruppi de “La flagellazione” e “La coronazione di spine”, pioggia che poi ha fatto spazio al sole e di conseguenza ha dato più tempo a disposizione per l’entrata degli ultimi gruppi.

Se da un lato la tempistica è stata perfetta, non sono mancate di certo le brutture, come per esempio l’inutile sfilata della protezione civile di Valderice davanti al gonfalone dell’Unione Maestranze, ma anche la presenza di “sponsor” sulle divise di alcune bande presenti in processione, che rimarcano maggiormente quello che è l’aspetto economico del venerdì Santo, componente sempre più pImage-1resente tra i Sacri gruppi. Infine troppo lunga e stancante la fase di uscita dalla chiesa del Purgatorio che come al solito si è persa in molteplici minuti di raccoglimento da parte dei vari gruppi, e poi le solite parate dei vari consoli davanti il portone della chiesa.

Per il resto è stata la processione di sempre, tra un’annacata e l’altra davanti attività delle varie categorie, sedi dei ceti e le solite girate dei Sacri gruppi a seguito, o in cerca di un’offerta, con le lungaggini di qualche ceto che hanno creato qualche “sfilacciamento” tra un gruppo e l’altro.

 

Non sono mancati i momenti emozionanti di fede, come non sono mancati protagonismi e parate varie però. Del resto ormai è cosa certa che questa processione, più passa il tempo e più perde pezzi, perchè dove magari si è recuperato nella tempistica generale, si è perso nel contenuto e nell’estetica e quindi non si può di certo affermare di aver assistito ad una processione perfetta in senso assoluto, ma si è assistito ad una bella processione migliore dello scorso anno, dove dal punto di vista organizzativo tutto è andato bene grazie alla coesione e alla sinergia tra i vari ceti componenti l’Unione Maestranze: un buon inizio per il futuro.

 

E se proprio vogliamo che questa processione continui ad emozionarci e a regalarci sensazioni uniche, bisogna pensare al futuro, ma non bisogna mai smettere di guardare al passato(quello buono si intende), quando la processione dei Misteri raccontava passione e morte di Cristo con semplicità, senza protagonismi particolari: fede, devozione e perché no, anche quel pizzico di folklore che nel corso degli anni ha reso unica questa nostra processione.

 

Tornando ai riti della Settimana Santa, la chiesa del Purgatorio si riempirà nuovamente domani alle 17 con la S.Messa di Pasqua con le maestranze presieduta dal Vescovo Fragnelli, a cui seguirà la processione del Risorto alle 18, mentre nel resto d’Italia, le processioni del Risorto, si svolgono sicuramente la mattina presto, ma qui a Trapani come è risaputo, la normalità non è certo di casa.

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