Giambalvo, adesso parla Ruggirello: “non è un mio problema”

giambalvo ruggirelloIl deputato regionale di art.4-Pd interviene dopo che da più parti è stato tirato per la giacchetta.

Nella parole pronunciate lunedì sera in aula consiliare dal sindaco Errante a proposito del “caso Giambalvo” si è avuta a un certo punto l’impressione che Errante si rivolgesse all’on. Paolo Ruggirello che di Giambalvo, per stessa conferma di quest’ultimo, è il leader politico di riferimento. E così l’on. Ruggirello ha deciso di intervenire.

Il “caso Giambalvo non gli appartiene semmai “va risolto da chi opera nella stessa dimensione territoriale, prima di tutto, e da chi ha le ufficiali competenze per intervenire”. Ruggirello invece di attaccare Giambalvo, se la prende con chi ha parlato sul tema Giambalvo e sembra dire che nessuno deve dimettersi e arriva a richiamare in causa il prefetto, insomma Ruggirello punta su ciò che è scontato: “Non è con la polemica che si può affrontare una questione così seria. Pertanto, il primo cittadino deve continuare ad essere il traino, per tutti i consiglieri comunali, nel rispettare i principi di etica che hanno portato alla loro elezione, attraverso la fiducia che i castelvetranesi gli hanno dato.

La classe politica attuale ha la responsabilità dell’immagine della città che viene data ma è rimasto inascoltato il suggerimento che avevo dato ad Errante, di farsi promotore di una seduta straordinaria del consiglio comunale, alla quale avrebbe potuto partecipare lo stesso Prefetto, al fine di creare un ufficiale momento di confronto sul problema. Il rappresentante dello Stato è oggi l’unica figura qualificata nel dare una risposta valida ad una questione che è al di fuori della portata degli amministratori locali”. Insomma una chiamata in causa del prefetto che ha già detto che non vi sono ragioni sostenute dalle leggi scritte per estromettere Giambalvo dal Consiglio comunale.

Giambalvo è pezzo di art. 4? Per Ruggirello la risposta è negativa: “Il caso Giambalvo non è un caso politico, ma etico e morale. Dalla sua candidatura al consiglio comunale nelle file del Fli al passaggio in Articolo4, si sono verificate delle circostanze che hanno determinato notevoli cambiamenti e che hanno, man mano, aumentato la distanza tra la sua persona e il gruppo politico”. Anche Ruggirello come altri consiglieri comunali alla fine sciorina le stesse dichiarazioni e cioè che solo oggi si apprende il contenuto delle intercettazioni di inneggio a Matteo Messina Denaro.

L’on. Ruggirello, come altri, pare non avesse mai letto le trascrizioni finite stampate sui giornali: “La recente pubblicazione delle intercettazioni ha maturato altre considerazioni nei confronti del consigliere che, seppur per gioco o per finto vanto, ha usato una dialettica che non trova alcuna condivisione e che ha peggiorato la sua immagine pubblica, sulla quale dovrebbe fare chiarezza cercando serenità e riflessione che sia lontana, attualmente, dalla vita politica cittadina”. Ruggirello deve far dimettere Giambalvo? “La scelta di Giambalvo non può essere dettata, però, da un politico o scaturire da uno scontro fra partiti. Per l’ennesima volta, si verifica uno strumentale attacco al Partito Democratico che non ha alcuna facoltà di intervento in merito. Solo le istituzioni competenti potranno pronunciarsi sulle scelte più adeguate da adottare”.

CONDIVIDI
Commenti Facebook
Articolo precedenteInchiesta Bulgarella, pg smentisce pm Firenze
Articolo successivoL'”Aventino” di Castelvetrano
Rino Giacalone
Rino Giacalone, direttore responsabile e cronista di periferia. Vive nel capoluogo trapanese sin dalla sua nascita. Penna instancabile al servizio del territorio e alla ricerca della verità.