Paola Messina (ABC): “Il nostro candidato sarà onesto e determinato nell’interesse della città”

indexALCAMO. A pochi mesi dalle nuove elezioni amministrative di Alcamo, pubblichiamo l’intervista integrale alla giovane Presidente di ABC – Alcamo Bene Comune, Paola Messina.

ABC, nella scorsa tornata elettorale, è stata la principale novità del panorama politico alcamese,  sfiorando di pochissimo la vittoria con il loro candidato a Sindaco, Niclo Solina.

1)      Il suo movimento sta affrontando una fase delicata in vista delle prossime amministrative. Avete già deciso chi sarà il vostro candidato sindaco e il vostro programma elettorale?

No, non abbiamo ancora ultimato il percorso che porterà alla scelta del nostro candidato, desideriamo fortemente che sia democratico e trasparente. Siamo certi che la persona alla quale affideremo il mandato sarà credibile, onesta, capace e determinata nel portare avanti il progetto per un’Alcamo finalmente migliore. Il nostro candidato sarà capace di ascoltare la maggioranza e soprattutto le minoranze; sarà in grado di tenere la rotta, incorruttibile. Dovrà anche avere la dote della pazienza e tempo, tanto tempo, da dedicare alla città.

2)      Escludete a priori alleanze con partiti o movimenti in prospettiva di obiettivi comuni?

Quando il nostro movimento nacque, quattro anni fa, era in evidente rottura con tutto quello che prima di allora era stato, non avevamo riferimenti politici con cui condividere gli ideali che ci avevano messi insieme, il nostro sentire era chiaro: vera trasparenza, forte sentimento di legalità e giustizia, progettualità concreta, impegno disinteressato, credibilità. Non c’era nulla di simile a noi nel panorama politico alcamese: ognuno si lamentava a casa propria, il dissenso alla cattiva amministrazione della cosa pubblica e l’impegno disinteressato erano fin lì concessi solo nella misura in cui era inoffensivo e non guastava ‘il piano generale’. Adesso la situazione è cambiata, il cittadino sa che se non si interessa alla politica, la politica si interessa comunque di lui. Gli alcamesi meritano di più e lo sanno, adesso c’è di nuovo che non vogliono più stare a guardare e noi siamo ben felici di non essere soli e di condividere idee e progetti per un’Alcamo – finalmente! – migliore. I nostri gruppi di lavoro sul programma elettorale sono partecipatissimi anche da chi non è un attivista o tesserato di Alcamo Bene Comune. Tutte quelle persone e quei movimenti che risulteranno trasparenti, credibili e seri saranno degli alleati benvenuti. No perditempo, no trasformisti e attori, grazie. Siamo già stati avvicinati, per non dire corteggiati, da molte forze politiche, a cominciare dal PD fino all’ultimo nato, Progetto Alcamo del prof. Vallone, e abbiamo chiaramente declinato l’offerta: preferiamo garantire la nostra idea di vero cambiamento così come l’abbiamo sempre promessa al popolo alcamese.

3)      Per quanto riguarda il rapporto con il Movimento Cinque Stelle?

ABC e Movimento 5 Stelle sono due soggetti politici animati da un comune obiettivo, che è quello di rettificare le grosse tare che affliggono l’attuale gestione politico-amministrativa di Alcamo e di ridare ai cittadini la possibilità di partecipare, con dignità, alla costruzione della cosa pubblica e alla tutela del bene comune. Come sapete, Valentina Palmeri era un’attivista di ABC durante le amministrative del 2012 e ABC sostenne Ignazio Corrao anche attraverso comunicati pubblici in occasione delle Europee del 2016. Ci sembrava un atto dovuto (dovuto alla Città) andare uniti alle prossime elezioni ed è per questo che, raccogliendo il sentire di molti cittadini, li abbiamo invitati pubblicamente ad una campagna elettorale comune che ci vedesse con due liste distinte a sostegno di un unico candidato. Niente da fare: il loro regolamento nazionale glielo vieta. Poi tengo a precisare una cosa: ABC e il M5s sono soltanto simili e non sono sovrapponibili. Essere simili non significa essere uguali ed è su queste differenze, minime ma non meno importanti, che l’elettore potrà scegliere.

4) Nelle precedenti elezioni vi hanno accusato di aver contribuito ad alzare i toni del dibattito politico e di occuparvi più degli avversari che del vostro gruppo. Questa volta cambierete strategia?

Questa, come ha già detto, è un’accusa e in quanto tale non è detto che abbia fondamento. Lo scontro frontale non è mai stato parte della strategia politica di ABC, che al contrario promuoveva, e promuove, una trasformazione e una semantica moderata, una “rivoluzione gentile” appunto. Piuttosto, si intravede in questa accusa la reazione stizzita di chi, per oltre venti anni, non si è mai dovuto misurare con una voce fuori dal coro e interpreta le posizioni “altre” come quella di noi ABC, come attacco diretto, come tentativo di alzare futilmente i toni e i termini del dibattito politico.

5)      Un bilancio finale di questi tre anni di opposizione?

Come dicevo pocanzi, per oltre vent’anni ad Alcamo è mancata un’opposizione efficace e in grado di sottoporre a critica l’operato di una classe dirigente che ha letteralmente “colonizzato” la scena politico-amministrativa in ogni suo aspetto. Quindi il semplice fatto che con ABC la Città abbia espresso un’opposizione, un vero e proprio risveglio delle coscienze civiche, va interpretato come un fatto positivo di per sè. Sul piano pratico, nonostante i numerosi tentativi di ostacolare le nostre proposte per il semplice fatto che fossero nostre, non possiamo non ritenerci soddisfatti del lavoro svolto in questi tre anni anche grazie all’impegno profuso dai nostri tre consiglieri. Le nostre proposte, anche andate a segno, sono state a contrasto degli sprechi e a favore di una spesa pubblica più oculata, di servizi efficaci e uffici efficienti. Forti dell’esperienza di questi quattro anni, sappiamo esattamente cosa non funziona ad Alcamo, ne conosciamo il motivo e abbiamo messo a punto le soluzioni

6) A prescindere da chi vincerà le prossime elezioni, qual è il vostro augurio per il futuro della città e per quello di ABC?

Omen nomen, il nostro futuro sta già nel nostro nome: il bene comune. E’ questo che vogliamo per Alcamo, una vera presa di coscienza ed impegno per una ripresa economica, civile e culturale di questa città. Alcamo non è di una classe dirigente, ancorchè inetta ed inefficente, ma dei suoi cittadini, quelli che per intenderci pagano le tasse, che si vedono privati dei servizi, che perdono il lavoro e la serenità, che vedono partire i loro figli a cercar lavoro. Questo il mio augurio dunque: che chiunque senta di poter fare qualcosa scenda in campo, e una volta eletto…lo faccia veramente. Basta chiacchiere.

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Marcello Contento
Marcello Contento nasce a Palermo nel 1982, vive la sua vita tra la Sicilia e la Toscana. Giornalista, insegnante di economia aziendale e lettore incallito di Tex e Alan Ford.