La palazzina del professore. Video

signorello SCRITTA NERAConfisca per Vito Signorello, ex mister della Folgore, vicinissimo al boss Matteo Messina Denaro

Intercettato alcuni anni addietro fu sentito parlare con devozione di Matteo Messina Denaro, addirittura pronto a potergli far fare un giro in moto. Condannato per la sua vicinanza a Cosa nostra, tornato nel 2011 ad essere arrestato e nuovamente condannato, adesso al prof. Vito Signorello, castelvetranese, è stata confiscata una palazzina dal valore di 1,2 milioni di euro. Il provvedimento emesso dal Tribunale delle misure di prevenzione di Trapani è stato eseguito dai carabinieri del comando provinciale di Trapani. Signorello fu dapprima arrestato dalla Polizia nel blitz del 1998 denominato “Progetto Belice”, nel 2011 furono i carabinieri ad arrestarlo nel contesto delle indagini denominate “Campus Belli”. In quella indagine era emerso come Cosa nostra si era riorganizzata nel Belice attorno a due soggetti di punta, Leonardo Bonafede e Francesco Luppino, e tra i due era anche insorto un contrasto sulla leadership. La palazzina confiscata a Signorello comprende 49 appartamenti adibiti ad uffici. Signorello è stato per un periodo anche allenatore della squadra castelvetranese della Folgore, ma fu costretto a rinunciare alla panchina perchè finito intanto sorvegliato speciale non poteva partecipare alle trasferte. La sua voce è finita intercettata in diverse indagini antimafia, quando per esempio così parlava di Matteo Messina Denaro, …sono pronto a portarlo in giro con la moto per fargli prendere un poco d’aria…appena chiudono le scuole lavorerò a tempo pieno per aiutare i latitanti…”.

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Rino Giacalone
Rino Giacalone, direttore responsabile e cronista di periferia. Vive nel capoluogo trapanese sin dalla sua nascita. Penna instancabile al servizio del territorio e alla ricerca della verità.