Cinquecento euro per fare cancellare il verbale

Tentato millantato credito per l’ex speaker di Telesud ed ex assessore al Comune di Valderice, Nicola Augugliaro, oggi consulente del Luglio Musicale. Processo incardinato, sentenza probabilmente ad aprile

 

augugliaro“Voi avete una multa, una proposta di multa preparata per 8.700 euro…io gli do 500 euro e cosa accade? Multa di 1560 euro…e cercherò di non far fare questa”. A parlare, era il 23 aprile 2013, erano da una parte Nicola Augugliaro, classe 1959, all’epoca speaker e gionalista dell’emittente televisiva Telesud, dall’altra parte il titolare di un bar che era stato multato dalla Guardia di Finanza per l’organizzazione, pare senza tutte le regole del caso, di una serata tenutasi in un locale in zona Valderice. La sostanza della cosa sarebbe questa: le fiamme gialle l’8 aprile del 2013 eseguirono un controllo, notificarono un verbale, i due multati colti nello sconforto trovarono giorni dopo sulla loro strada Augugliaro, conosciuto ai due per essere stato anche assessore al Comune di Valderice, in quota Pdl e quando sindaco era il pidiellino Camillo Iovino, che si sarebbe offerto di ammorbidire i due finanzieri ma facendo intendere che gli agenti vanno “oliati”, corrotti insomma. Tutto questo però all’insaputa dei finanzieri! Una vicenda approdata già dinanzi al giudice mocratico Gian Luigi Visco. Dopo la fase preliminare, che ha visto anche la modifica del capo di imputazione, adesso il processo dall’ultima udienza del 22 ottobre scorso è stato rinviato al prossimo mese di aprile 2016, è stato citato il capo della sezione pg della Finanza, maresciallo Francesco Bertolino, e in poche settimane si dovrebbe arrivare già alla sentenza. Dovrebbe essere sentito l’imputato, Nicola Augugliaro, finora mai comparso in alcuna udienza, difeso dall’avvocato Umberto Coppola (inizialmente era difeso dall’avv. Nino Marino sr che però ha rinunciato presto alla difesa), e dovrebbero essere sentite le parti offese, Paolo Schifano, 50 anni, e Salvatore Genovese, 28 anni, che si sono costuiti quali parti offese con l’avvocato Francesco Brillante. Schifano e Genovese hanno deciso di denunciare Augugliaro e con l’accordo del pm hanno prodotto una registrazione durante la quale si ascolta Augugliaro formalizzare la sua proposta per risolvere il loro “guaio”. Scriveva il pm Belvisi nella citazione diretta a giudizio come Augugliaro voleva convincere i due a “pagare” quella somma sfruttando “la propria posizione professionale di giornalista” con la quale diceva di “intrattenere stretti rapporti con la Guardia di Finanza”. L’Augugliaro sarebbe ascoltato a dire ai due malcapitati che siccome la Finanza avrebbe avuto interesse a mantenere rapporti cordiali con lui per via della sua professione (addirittura Augugliaro avrebbe vantato stretti contatti di reciproca fiducia con il comandante provinciale dell’epoca), nessuno avrebbe potuto dir di no ad una sua richiesta, e nel caso in questione a rimodulare il verbale notificato. Poche parole per convincere Schifano e Genovese che però nel frattempo si erano già presentati in Procura a raccontare ciò che stava loro capitando. Inizialmente ad Augugliaro era stato contestato un reato di appena nuova istituzione, traffico di influenze illecite, nelle prime battute del dibattimento il reato è cambiato, adesso Augugliaro risponde di tentato millantato credito. Nel colloquio registrato e trascritto dalla Procura, si ascolta Augugliaro raccontare di avere incontrato un certo tenente Di Via , incontrato nella sua casa di Guarrato, di avere discusso con lui il da farsi a favore di Schifano e Genovese, e di essersi sincerato che l’altro fiunanzieri coinvolto, tale Manzo, “è una persona tranquilla” cioè facilmente addomesticabile. “Noi gli diamo 500 euro e la multa diventa di 1560 euro ma cercherò di non far fare nemmeno questa…se io parlo con il colonnello e gli dico guadi qui c’è un referto 12 persone sono in regola una non è in regola lei capisce che è abbastanza improbabiole che una non è in regola la possiamo evitare o deve essere fatta? Se deve essere fatta che vada fatta se la possiamo evitare la evitiamo…se al colonnello gli arriva un papello di una multa da 8500 euro cosa mi leva? Se gli arriva una cosa da 1500 e va a zero è un altro discorso”. Augugliaro avrebbe fatto intendere ai due che con 500 euro i finanzieri avrebbero modificato il verbale e quindi con il colonnello comandante provinciale si sarebbe andato a parlare con un verbale di entità così inferiore da rendere facile l’annullamento. “Quindi (chiede una delle parti offese ad Augugliaro) noi praticamente sti soldi li stiamo dando a quello che lavora in quell’ufficio che mi hai detto tu”, risposta: “a quello che lavora la dentro e deve andare a mettere la proposta di multa, la proposta di verbale…la pratica è ancora in Guardia di Finanza, uscirà tra la settimana entrante, si trova ancora lì dentro, la proposta di multa è di 8700 euro, li si arriva al minimo perchè loro avendo rilevato una infrazione, loro una multa la devono fare, la devono proporre…e si può andare ad un minimo”. Le indagini condotte dalla sezione di pg della Finanza hanno provato al pubblico ministero che tutto quello che Augugliaro avrebbe raccontato ai due multati di fatto era suffragato dal nulla, il tenente Di Via non esiste, con lo stesso cognome esiste un sottufficiale delle fiamme gialle, nessun contatto ci sarebbe stato con i finanzieri, nelle giornate in cui Augugliaro avrebbe detto di avere parlato con gli investigatori delle fiamme gialle, gli esami dei tabulati cellulari hanno escluso queste circostanze, peraltro in quelle giornate i cellulari dei finanzieri che Augugliaro diceva di aver contattato si trovavano in zone diverse da quelle dove è stato rintracciato il cellulare dell’Augugliaro, il sottufficiale Di Via, semmai si potesse trattare di lui, quella giornata e a quell’ora era peraltro in servizio al comando provinciale. Augugliaro insomma avrebbe inventato tutto. Indagato, Augugliaro fu subito sospeso dall’attività giornalistica presso Telesud, senza che però mai la sua vicenda giudiziaria venisse giornalisticamente pubblicizzata. Intanto è diventato consulente presso il Luglio Musicale da quando l’ente artistico è stato affidato dal sindaco Damiano a Giovanni De Santis. Nonostante la pesante posizione processuale Augugliaro in questi mesi è stato il mentore del Luglio Musicale all’Expo di Milano, mentre nei suoi confronti il processo andatndo avanti ha evidenziato gravi posizioni di responsabilità.

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Rino Giacalone
Rino Giacalone, direttore responsabile e cronista di periferia. Vive nel capoluogo trapanese sin dalla sua nascita. Penna instancabile al servizio del territorio e alla ricerca della verità.