Trentasei imprenditori denunciano il pizzo, un provvedimento senza precedenti. Foto

carabinieri005BAGHERIA. Stamattina i Carabinieri hanno messo a segno 22 provvedimenti restrittivi nei confronti di altrettante persone legate al mandamento mafioso di Bagheria. Questi erano responsabili a vario titolo di associazione per delinguere di tipo mafioso, ma anche estorsione, sequestro di persona e danneggiamento a seguito di incendio.
Le indagini hanno evidenzato che dal 2003 al 2013 la pressione estorsiva è stata soffocante nonostante si sia succeduti diversi capimafia.
Almeno 50 le estorsioni documentate grazie alla collaborazione di 36 imprenditori locali che dopo decenni si silenzio hanno deciso di ribellarsi al pizzo.
Qualsiasi tipo di attività economica ha ricevuto minacce senza distinzioni di sorta tra edilizia, abbigliamento, frutta, pesce, ma anche bar e sale giochi.

BARTOLONE Carmelo 25.04.1957CARBONE Andrea Fortunato 27.10.1965CENTINEO Francesco 15.09.1984DI BELLA Gioacchino Antonino 05.12.1955 DI SALVO Giacinto 17.05.1943

DI SALVO LUIGI EUCALIPTUS Nicolò 14.04.1940 FLAMIA Pietro Giuseppe 04.02.1958 Gagliano Vincenzo GIRGENTI Silvestro 27.05.1971 GUAGLIARDO Umberto 13.01.1989 LA MANTIA Rosario 07.08.1964 LAURICELLA Salvatore 28.09.1976 LIGA Pietro 11.04.1966 LOMBARDO Francesco 16.01.1956 MINEO FRANCESCO MINEO Gioacchino 30.07.1952 MORREALE Onofrio 25.12.1965 SCADUTO Giuseppe 31.07.1946 TRAPANI Giovanni 22.05.1956 TUTINO GIACINTO

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