“Confronto tra civiltà italiana e tedesca”, il valore dell’istruzione in un convegno ad Alcamo

cesuALCAMO. Si è svolto lo scorso 27 ottobre, presso la sala convegni Marconi di Alcamo, un convegno dal titolo “Confronto tra civiltà italiana e tedesca”. Il convegno, organizzato dal centro studi CESU di Alcamo alla presenza dei relatori dott. Roman Kolan (ottimo conoscitore del sistema scolastico tedesco, ideatore del progetto Educational Holidays e risposabile del piano culturale denominato “CulturaMare”) e prof. Francesco Viola (docente di Lettere ed esperto di comunicazione e mediazione linguistica), ha affontato tematiche legate al confronto tra il sistema scolastico italiano e quello tedesco mettendone in evidenza analogie e differenze, soprattutto in relazione agli sbocchi professionali dopo aver conseguito un titolo di studio come il diploma o la laurea. Un convegno nato proprio sul confronto tra i metodi d’istruzione tra Italia e Germania.

Particolarmente significativo è stato il dibattito relativo al miglioramento delle prospettive lavorative proposto dal dott. Roman Kolan al fine di evitare la “fuga di cervelli” dall’Italia verso stati come gli USA o altrove: “un professionista che ha studiato tanto, dopo la laurea, deve dare il meglio di sé e – dice Roman Kolan – può farlo se però viene valorizzato a tal punto da essere consapevole di essere una riserva per il proprio paese, luogo dove deve essere sfruttato il suo potenziale e la sua professionalità; luogo in cui un professionista, anche dopo un periodo di studio all’estero, deve poter ritornare per fare della sua esperienza un punto di forza per il miglioramento del suo paese ”. A tal proposito Roman Kolan ha presentato il suo progetto dal titolo “Educational Holidays”: trattasi di un progetto che pone lo studente in una posizione di forza nei confronti dello studio visto non solo come periodo di apprendimento di nozioni ma soprattutto come periodo di crescita di sé e delle proprie potenzialità.

Solo se si favorisce un modello d’istruzione solido e costruttivo e solo se lo studio diverrà per tutti noi un qualcosa di forte che valorizza l’individuo in modo crescente dentro il binomio scuola-lavoro, si potrà permettere allo studente di essere protagonista del suo domani e della stessa società dove lavorerà e sarà professionista. Durante il dibattito tanti sono stati gli interventi da parte del pubblico partecipante che hanno sottolineato la voglia di cambiamento del nostro sistema scolastico e soprattutto il desiderio di valorizzare, tramite lo studio, l’ essere umano stesso, migliorandolo: questo deve avvenire perché, come sottolineato dal dott. Massimiliano Titone, responsabile di orientamento e didattica per conto del CESU e organizzatore del convegno “l’istruzione deve essere per ogni uomo punto di forza del confronto tra popoli, trampolino di lancio per il domani dei nostri figli e arma di difesa della nostra libertà”.