“Quel ruffiano di Treppiedi” Queste le parole dell’imprenditore Bulgarella nei confronti del sacerdote quando questi decise di rendere testimonianza nel processo contro il senatore D’Alì

bulgarella

Intanto la costruzione dei centri commerciali si decidevano nel salone di un barbiere e spunta il nome dell’on. Paolo Ruggirello.

Sono intercettazioni clamorose quanto emblematiche del personaggio, quelle contenute nell’ordinanza dei pm della Dda di Firenze che hanno sottoposto a indagini l’imprenditore trapanese Andrea Bulgarella. Ve ne sono un paio che riguardano i colloqui tra Bulgarella ed una sorta di suo “confessore”, un piccolo imprendiotre trapanese, con un passato da editore della carta stampata, Ignazio Grimaldi. E’ Grimaldi per esempio che la mattina del 19 noivembre 2014, alle 7,07 gli dà notizia dell’arresto di Luca Bellomo, il nipote di Matteo Messina Denaro che con il gruppo Bulgarella aveva avuto rapporti per arredare alcune strutture turistiche. Nell’ordinanza si legge: “Bulgarella comprende subito che è il Bellomo che lui ben conosce ma prudentemente per telefono si limita a dire che si tratta un soggetto che vendeva pialli … cose di rappresentanza. Bulgarella però è curioso e forse anche preoccupalo, ed alle ore 9.32 – non dal suo telefonino ndr – richiama il Grimaldi per avere maggiori notizie sugli arresti e su Bellomo aggiunge: ... si .. io lo conosco …. Forse vendeva …. Suo padre perlomeno ….Vendeva cose per il ristorante….. ma ques to è pericoloso? Grimaldi gli comunica che la moglie del Bellomo è avvocato penalista e che è figliadella sorella di Matteo Messina Denaro. La conversazione si conclude con la richiesta di Bulgarella di fargli avere ulteriori notizie. Alleore I0.12 Bulgarella richiama dal suo telefono Grimaldi ed i due commentano la notizia anche con riferimento agli altri arrestati, Bulgarella su Bellomo dice: .. e questo che suo padre mi vendeva le cose a me ….. questo qui è un minchion e … una cosa inutile” . Ma le telefonate quotidiane tra Bulgarella e Grimaldi, soliti vedersi a Trapani passeggiare insieme sopratutto nei fine settimana, affrontavano diversi argomenti, preferiti quelle sulle indagini antimafia. Quelle riguardanti il senatore Antonio D’Alì, sotto processo per concorso esterno in associazione mafiosa. Ma non solo, i due, Grimaldi e Bulgarella parlano di Cuffaro e dell’ex prefetto Fulvio Sodano, promosso il primo, bocciato il secondo. Bulgarella esprime ammirazione per Cuffaro, “leader pure in galera”, “uomo vero” per aver confidato ad un amico che era sotto intercettazione, giustificando tale condotta: ” .. .. non è che …che ha rubato… ha tradito cose… niente… solo perchè ad amico … una persona … esatto una persona per bene …”. In altre occasioni i due discutevano della cittadinanza onoraria rifiutata all’ex prefetto Fulvio Sodano, che sarebbe stata uno smacco per il senatore D’Alì, lui si “persona perbene”. Bulgarella e Grimaldi vengono adscoltati a esprimere giudizi negativi sull’ex prefetto Sodano che invece, scrivono i pm fiorentini, “si era distinto per la lotta al patrimonio della cosca mafiosa facente capo a Matteo Messina Denaro, tanto che Bulgarella ripetutamente afferma di non capire il motivo del conferimento di tale onorificenza”. Ancora parlando con l’amico Ignazio Grimaldi è stato sentito esprimere “preoccupazione e timori per un’eventuale condanna nei confronti di D’Alì a seguito dell’ammissione delle nuovetestimonianze ed, in particolare, di quella del sacerdote Treppiedi (teste di accusa nel processo ndr), additato da Bulgarella con iI terminespregiativo di ruffiano”. E’ cosa nota a Trapani che nei salotti trapanesi chi collabora con la giustizia è considerato un untore…ora si apprende che chi decide di testimoniare per tale gente è anche un ruffiano. Tra le carte dell’indagine fiorentina ce ne è anche per l’attuale deputato regionale Paolo Ruggirello, attraverso il quale, annotano la Dda di Firenze e il rapporto dei Carabinieri del Ros, “Bulgarella ed il cognato Peppe Poma (anche lui indagato per autoriciclaggio ndr) intendevano aprire un supermercato a Trapani”. Un accordo che sarebbe stato stretto nella bottega di un barbiere che organizzò pure l’incontro. “Il Bulgarella per tale iniziativa si è incontrato con Ruggirello nella sala del barbiere di quest’ultimo. L’incontro , come documentato da apposito servizio di osservazione , risulta essere avvenuto la mattina di domenica 8 settembre 2013. Due giorni prima Coppola (il barbiere di Ruggirello) aveva per telefono concordato l’appuntamento conBulgarella senza, però nel corso della telefonata venisse fatto il nome del deputato che è stato indicato come un non meglio specificato“portavoce “ di un soggetto interessato per la realizzazione di un centro commerciale”.

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Rino Giacalone
Rino Giacalone, direttore responsabile e cronista di periferia. Vive nel capoluogo trapanese sin dalla sua nascita. Penna instancabile al servizio del territorio e alla ricerca della verità.