Abusivismo edilizio, demolizioni a San Vito Lo Capo. Si tratta di tre villette e altre opere costruite senza permesso

san_vito_lo_capoLa Procura della Repubblica di Trapani da lunedì scorso 5 ottobre, sta coordinando l’attività di demolizione di immobili abusivi a San Vito Lo Capo, interventi affidati ad una impresa oggi sottoposta ad amministrazione giudiziaria nell’ambito di un provvedimento antimafia. La demolizione, frutto di attività di indagine coordinata dal procuratore aggiunto Ambrogio Cartosio, riguarda tre villette, un muro di confine, un locale seminterrato, un magazzino. Si tratta di opere realizzate, del tutto abusivamente, a partire dagli anni ’80, in un’area vincolata, a pochi metri da una delle spiagge più belle d’Italia. Denunciato per i relativi reati urbanistici a partire dal 1995, il costruttore, che aveva continuato indisturbato i lavori dopo che era stato condannato con due distinte sentenze del Giudice Monocratico del Tribunale di Trapani, nel 2002 e nel 2004. Tali sentenze hanno disposto anche la demolizione delle opere abusive e il ripristino dello stato dei luoghi, il Comune di San Vito Lo Capo risulta avere negato ripetutamente la sanatoria per le opere in questione. Se si giunge con apparente ritardo alle demolizioni è per via di una serie di ricorsi promossi dal proprietario, che sembrano più che altro essere serviti a prendere tempo, considerata l’evidenza delle violazioni edilizie messe in campo.

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Rino Giacalone
Rino Giacalone, direttore responsabile e cronista di periferia. Vive nel capoluogo trapanese sin dalla sua nascita. Penna instancabile al servizio del territorio e alla ricerca della verità.