MAZARA. A Mazara del Vallo si è conclusa la prima fase del Progetto nazionale Uila Pesca e Ital Uil “La Sicurezza nelle nostre Reti”, che ha lo scopo di accertare le condizioni di lavoro a bordo di un peschereccio. Un’ equipe Inail diretta dal medico Francesco Draicchio supportato da Elio Munafò della Consulta dei Medici ItalUil, si è imbarcata, nei giorni scorsi, sul peschereccio mazarese “Mediteranneo Primo”, per seguire da vicino il lavoro su un’imbarcazione adibita alla pesca da banco.
Tramite i dati raccolti con la strumentazione scientifica, durante le battute di pesca, ed alla fine di questa prima fase, l’Inail inizierà lo studio che riguarda gli aspetti ergonomici connessi con gli sforzi fisici ed eventuali posture incongrue assunte dai pescatori. I risultati dello studio saranno presentati in un convegno nazionale organizzato dalla UILA Pesca nei prossimi mesi. Con il progetto verrà vagliata la possibilità introdurre eventuali modifiche, o miglioramenti, alle procedure di lavoro al fine di garantire una maggiore tutela della salute di tutti i pescatori. Il segretario generale Uil Trapani Tommaso Macaddino ha voluto sottolineare che si tratta di un progetto di alta valenza, essendo il lavoro marittimo un impiego tra i più usuranti, anche se tale aspetto non viene ufficialmente riconosciuto.
Questa ricerca potrà permettere in futuro la presentazione alle istituzioni di dati scientifici che permettano, la tutela sotto l’aspetto legislativo, di chi lavora in mare. In considerazione delle difficoltà operative e dell’impegno gravoso a bordo dei tecnici e degli stessi pescatori, il segretario Generale Uila Pesca Enrica Mammucari e il presidente dell’Ital Uil Gilberto De Santis hanno ringraziato coloro i quali hanno collaborato alla buona riuscita delle attività di ricerca e particolarmente la Capitaneria di Porto di Mazara del Vallo unitamente all’ equipaggio e al Comandante Giacalone del “Mediterraneo Primo” rendendo possibile l’attuazione del progetto.
