Salone: “Le firme per la sfiducia a Damiano ci sono”

Francesco SaloneTRAPANI. Una seduta decisiva quella del consiglio comunale di Trapani che ha delineato una spaccatura definitiva tra il sindaco Damiano e coloro che sono decisi a mandarlo a casa. A parlare è soprattutto il consigliere Francesco Salone, colui che la sfiducia l’ha in qualche modo predetta e tracciata.

«Finalmente sono finiti i distinguo, le puntualizzazioni, i “sì, ma però”. Oggi il consiglio comunale di Trapani, in una seduta da sapore prettamente politico, ha segnato una linea spartiacque per capire chi sta con il sindaco, Vito Damiano, ed è disposto a tollerare la sua cattiva amministrazione, e chi lo vuole mandare a casa per restituire ai trapanesi il diritto di scegliere il prossimo primo cittadino. Io mi onoro oggi, di appartenere al gruppo di 13 consiglieri che ha firmato la mozione di sfiducia e che lunedì mattina replicherà in maniera ufficiale l’apposizione della firma sul documento»-spiega Salone.

Un appello ai colleghi del pd e una precisazione alle tante polemiche dei giorni scorsi fanno il proseguio del pensiero di Salone: «Nessun diritto a primati o riconoscimenti di iniziativa. Trediciconsiglieri, tredici firme, tutti alla pari. Mi dispiace anzi se qualcuno ha voluto giocare sull’equivoco e si è anche spinto in qualche attacco personale nei miei confronti. Sbaglia chi ha voluto leggere un’ansia di primeggiare nella mia riproposizione di una mozione che incomprensioni politiche e personali avevano relegato in un cassetto. L’ho sempre detto dall’inizio: purché questo sindaco vada a casa sono disponibile a firmare la mozione di chiunque. Aver tirato fuori dal cassetto quella mozione nel momento giusto è un bene per la città prima che per i consiglieri comunali. Ci ho solo messo la faccia per senso di responsabilità nei confronti dei cittadini trapanesi. L’ho fatto con convinzione insieme ad altri 12 consiglieri comunali. Se un dato politico mi sento di sottolineare è che il PD, partito che si è sempre dichiarato all’opposizione, non abbia compreso lo spirito con il quale oggi abbiamo portato in aula la mozione. Auspico un ripensamento dei colleghi del PD perché lunedì firmino la mozione
insieme a tutti noi».

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