Castellammare ricorda Padre Pino Puglisi

donpinopuglisiCASTELLAMMARE DEL GOLFO. Martedì 15 ricorre l’anniversario di nascita e di morte di Padre Pino Puglisi, e gli studenti dell’istituto “Matarella-Dolci” lo ricorderanno presso il Teatro Apollo Anton Rocco Guadagno attraverso diverse testimonianze.

Era il 1993 quando Padre Pino veniva ucciso nella sua Palermo per mano mafiosa nel quartiere di Brancaccio, per cui aveva speso tutta la vita e tutta la propria devozione. Proclamato beato nel 2013 adesso viene ricordato e celebrato sia in ambienti laici che religiosi.

 Il 15 settembre alle ore 9,30, nell’aula magna dell’istituto Mattarella-Dolci, si svolgerà l’ incontro con gli studenti sul tema “La vita: un dono infinito, l’infinito per dono. Omaggio al beato Padre Pino Puglisi”. Dopo l’apertura dei lavori del dirigente scolastico Loana Giacalone, i saluti del vicesindaco ed assessore alla Pubblica Istruzione e Servizi Sociali, Salvatore Bologna. Quindi l’introduzione di Diego Lo Porto, del centro di solidarietà “Nicola Coppola”; seguiranno gli interventi di Filippo la Porta, attore palermitano che ha recitato nel cast del film “Alla luce del sole” su Don Puglisi, Giusi Pomara, amica e testimone di Padre Puglisi e Valerio Montalbano, figlio di vittima della mafia.

Nel pomeriggio al teatro, invece, interverranno il sindaco Nicolò Coppola e Giuseppe Tavolacci, responsabile del centro diocesano Vocazioni di Palermo, entrambi omaggeranno Pino Puglisi:“Proponiamo questo momento all’inizio dell’anno scolastico e di quello sociale, per dare un segno forte e lanciare ai giovani (ma anche agli adulti) una sfida e un messaggio positivo e di speranza -spiegano gli organizzatori- . Soprattutto una testimonianza, attraverso i vari interventi, di come sia possibile oggi vivere all’altezza dei propri desideri, senza alibi né compromessi, avendo chiaro a chi (e per cosa) diamo la nostra vita e, cercando di scoprire ogni giorno il compito che ciascuno di noi ha, per farlo bene, in maniera “giusta” e legale e con tutte le nostre forze e senza paura. Perché l’eroico è nel quotidiano e don Pino ce lo ha dimostrato facendo bene il suo compito di sacerdote ed educatore”

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