“Necessaria una collaborazione con tutti i gruppi consiliari”. Ignazio Filippi scrive una lettera ad Arnone.

filippiALCAMO – Ignazio Filippi ha indirizzato una lettera al commissario straordinario Arnone al fine di suggerire una maggiore apertura al consiglio comunale, soprattutto alla luce della votazione dell’ultimo consiglio comunale.

“Gentile Dott. Arnone,

senza nessun intento politico di strumentalizzare, in un senso o nell’altro, il voto del CC del 30 luglio, sento però il bisogno di precisare il senso dell’esito della votazione: il Consiglio Comunale ha manifestato democraticamente senza ombra di dubbio la chiara volontà, e il conseguente invito all’amministrazione commissariale,  a percorrere altre strade per avviare il risanamento del bilancio comunale. E come Lei sa bene, la volontà  democratica del Consiglio è la voce dei cittadini. 

Mi pare che su questo significato del voto non possano sussistere dubbi o incertezze, se non alimentati da posizioni preconcette o peggio inutilmente vessatorie.

Correttezza consiglierebbe quindi di aprire urgentemente  una fase di collaborazione leale con tutti i gruppi consiliari e con tutti i partiti e movimenti per approdare, insieme, a soluzioni alternative rispettose della volontà popolare che escludano altri impossibili sacrifici incomprensibili e non accettati dagli alcamesi.

Come recita uno dei principi fondanti della Costituzione, tutti abbiamo il dovere di partecipare al benessere comune, ma a misura delle possibilità di ciascuno.

Siamo certi che, aderendo alla volontà del CC, un più attento  e faticoso lavoro di riesame analitico di ogni singolo capitolo del futuro bilancio, nella piena ed esclusiva competenza dello stesso Consiglio,  potrà portare a soluzioni più eque escludendo quelle più semplici e immediate ma non coincidenti con la volontà popolare.

Questo è il senso inequivocabile del voto consiliare, cioè ciò che la Città invita a provare e alla fine ciò che abbiamo il dovere di fare.

Altre vie sarebbero ingiustificate, per non arrivare a dire illegittime, e ci rifiutiamo di pensare che qualcuno possa  invece essere tentato di percorrerle.”

                                                                                                   IGNAZIO  FILIPPI