Arrivederci Santo. Continueremo a scrivere e fare informazione libera

santo-della-volpeCi ha lasciato questa mattina a causa di una brutta malattia, Santo Della Volpe, giornalista professionista, Presidente Federazione Nazionale Stampa, inviato del Tg3, socio fondatore dell’associazione “Articolo 21” e vice presidente di “Libera Informazione”.

Santo non è stato solamente un semplice giornalista, lui era uno di quelli che in questa vita terrena lascia un segno del suo passaggio. Alla nostra redazione qualche tempo addietro diceva “scrivete ragazzi, mi raccomando scrivete. Abbiamo bisogno di informazione libera e coraggiosa“.

Oggi Stefano Corradino di Articolo 21 l’ha ricordato così: questa mattina è venuto a mancare Santo della Volpe, nostro amico e compagno di tante battaglie. E’ stato uno dei soci fondatori di Articolo21 e in questi anni lo abbiamo sempre trovato al nostro fianco, sempre in prima fila per difendere la libertà di informazione da ogni tipo di attacco e manipolazione. Ieri mattina eravamo insieme nella sua casa con la moglie Teresa e Vittorio Di Trapani. Pur stando male, pur essendo debolissimo e con voce flebile non ci ha mai parlato della sua malattia, ma dei suoi e dei nostri progetti futuri. Delle battaglie da fare per la libertà di espressione, contro la precarietà nell’informazione, sul tema della diffamazione. E’ proprio su questo tema, la diffamazione che Santo ha scritto un mese fa il suo ultimo articolo, per il nostro sito e per quello di Libera Informazione.

Il suo ultimo articolo, a cui si fa riferimento, riguarda proprio gli attacchi e la macchina del fango che si è messa in moto contro il nostro direttore Rino Giacalone: c’è una vera inversione del giornalismo nella macchina del fango che ha colpito il collega Rino Giacalone, a Trapani. Un preoccupante intervento sui connotati della nostra professione, piegandola a fini diversi da quelli per i quali siamo chiamati a rendere conto all’opinione pubblica……… Che Trapani sia un luogo difficile per la nostra professione è certezza; ma proprio per questo il giornalismo deve essere limpido e ben ancorato ai capisaldi della professione. Si deve pubblicare una notizia quando si è sicuri delle fonti e si ha certezza ,provata, di quello che si scrive e non sulla base di fonti non certe o dei “si dice” da chiacchiericcio.
Soprattutto in una situazione difficile come quella di Trapani, dove gli schizzi di fango possono far male, molto male”.

Oggi Santo non c’è più ma il suo ricordo resterà impresso nei nostri cuori e nelle nostre coscienze.

E ci accodiamo a quanto scrive Stefano Corradino su articolo21, il modo migliore che abbiamo di ricordarlo è fare tesoro delle sue parole e della sua voglia di combattere a testa alta, fino alla fine contro tutte le ingiustizie. Quelle della nostra società e della brutta malattia che ce lo ha portato via…

La Redazione di Alqamah.it

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