PD alcamese: sembrava essere un “moribondo” e invece… 

PDLunedì sera i dirigenti del PD alcamese, si sono riuniti per fare il punto della situazione dopo le dimissioni del Sindaco Bonventre. Se qualcuno ha pensato che durante la riunione il Dr. Massimo Ferrara avesse dovuto assistere ad un PD moribondo e sconfitto, si è sbagliato.

La dirigenza del partito, dopo aver fatto un esame critico-costruttivo su quella che è stata la sindacatura Bonventre, assumendosi le responsabilità sul lavoro svolto, su quello che non si è riusciti a terminare e su quello che non si è potuto iniziare, si è messo subito al lavoro per poter rilanciare un partito, sicuramente indebolito negli ultimi mesi, ma non sconfitto, quanto meno nel morale.

Si entra adesso nella fase cruciale poiché alle parole devono seguire i fatti e come dicevano gli antichi: tra il dire ed il fare, c’è di mezzo il mare. Ma il mare si sa, in base al punto di vista dal quale lo si guarda può diventare un ponte che unisce due coste o un muro che separa. La dirigenza del PD alcamese saprà cogliere questa occasione per rinascere a nuova vita? Vedremo.

Nel frattempo, ad Alcamo, che partita giocheranno da qui alle prossime elezioni gli altri movimenti e partiti, compresi quelli che sostenevano Bonventre insieme al PD?

Ci auguriamo solo di non dover subire un anno di campagna elettorale con tanto di discorsi retorici ed ipocriti, del tipo: se ci fossimo stati noi al governo della Città… la storia non è andata come volevate voi, forse eravate veramente più bravi ma, con i se e con i ma, non si va da nessuna parte.

Quindi, quando sarà il momento, iniziate pure a parlare dei programmi che avete per questa Città che, insieme a tante altre nel sud d’Italia, risente pesantemente di questa profonda crisi.

A noi alcamesi, non resta che spuntare le matite!

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Fulvio Catalanotto
Fulvio Catalanotto nasce in Sicilia, terra, secondo lui, al centro del mondo. Formatore ed esperto dei processi formativi con la passione per la comunicazione e l'informazione. È un ascoltatore cronico di Rosa Balistreri.