Alcamo: brucia l’auto di un vicino minacciandolo di abbandonare il quartiere

Arresto PoliziaALCAMO. E’ stato tratto in arresto Gaspare Di Benedetto, già pregiudicato originario di Partinico, dagli uomini della Polizia di Alcamo, perchè avrebbe incendiato l’auto di un vicino. L’uomo aveva già preannunciato le sue dolose intenzioni, minacciando il vicino di casa di dare alle fiamme un bene di sua proprietà se non avesse abbandonato il quartiere. I fatti sono accaduti nel quartiere alle spalle di Viale Italia (villaggio regionale) la notte scorsa.

Il pregiudicato aveva intimato ad un altro alcamese non gradito nella zona di andare via e se non l’avesse fatto avrebbe subito delle ripercussioni. Proprio mentre il malcapitato, allontanatosi dopo un diverbio con il Di Benedetto, stava rientrando presso l’abitazione, aveva trovato l’auto avvolta dalle fiamme. L’episodio incendiario era stato colorito da una espressione di sfida, lanciata alla vittima dal pregiudicato che era stato visto rientrare velocemente nell’abitazione in cui scontava la misura. Immediato l’intervento di una pattuglia del Commissariato, la cui sala operativa era stata contattata dalla persona offesa.

DI BENEDETTO Gaspare 09.03.1985 PartinicoDomate le fiamme, gli agenti hanno ricostruito l’accaduto rintracciando in casa il Di Benedetto, arrestato una settimana prima per violazione delle prescrizioni inerenti la sorveglianza speciale. Ne è nata, nel cuore della notte, una minuziosa attività di indagine, che ha fatto rilevare la scarsa attendibilità delle confuse dichiarazioni rese dal sorvegliato, in palese stato di alterazione vinosa.

Di Bendetto, vista la pericolosità sociale e la gravità del fatto perpetrato, è stato tratto in arresto in flagranza dei reati di danneggiamento seguito da incendio, violenza privata ed evasione dalla misura degli arresti domiciliari. Inoltre gli è stata attibuita l’aggravante previsto dal Codice delle misure di prevenzione che prevede un aggravamento sanzionatorio, l’applicazione, in caso di condanna, di una misura di sicurezza detentiva nonché l’importante possibilità dell’arresto fuori flagranza per il sorvegliato che commetta taluni reati, tra cui la violenza privata e il danneggiamento.

L’uomo dopo le formalità di rito è stato tradotto presso la casa circondariale San Giuliano di Trapani a disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente.

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