Bonventre a Firenze per la manifestazione del 750° anniversario della nascita di Dante Alighieri

danteLa Citta di Alcamo è stata invitata istituzionalmente dal sindaco di Firenze, Dario Nardella, a partecipare il 14 maggio alla celebrazione per il 750° anniversario della nascita del sommo poeta della letteratura italiana, Dante Alighieri (1265/1321) e per il 150° anniversario di Firenze Capitale d’Italia.

La Città ha ricevuto l’invito in quanto Alcamo si annovera fra i 40 comuni italiani che hanno contribuito alla realizzazione della monumentale statua a Dante che, ancora oggi, domina a Piazza S. Croce a Firenze.

Asserisce il Primo Cittadino alcamese, Sebastiano Bonventre che andrà a Firenze con 2 rappresentanti della Polizia Municipale, gli ispettori Gaetano Intravaia e Francesco Accurso – “la manifestazione assume, per il nostro Comune, un’importanza particolare sia per quanto riguarda la realizzazione del monumento che per la vicinanza culturale che Dante Alighieri ebbe con il nostro concittadino Cielo d’Alcamo, uno dei precursori della lingua italiana”.

“Sarà un onore per la nostra città rispondere all’invito del sindaco di Firenze, partecipando ufficialmente il 14 maggio alla celebrazione e sfilando al Corteo dei Gonfaloni, compreso quello alcamese”.

Storicamente si rammenta che, allora (1865) per l’iniziativa si mobilitò tutta l’Italia in un clima di entusiasmo per l’avvenuta Unità d’Italia ed il 14 Maggio 1865, alla presenza dei reali d’Italia e delle massime autorità del neonato Regno d’Italia s’inaugurava la statua all’Alighieri, opera dello scultore fiorentino Pazzi. Nel basamento del monumento figurano 40 stemmi di città italiane, fra cui quello alcamese.

Prova documentale dell’entusiasmo degli alcamesi per la statua a Dante è contenuta nel verbale del Consiglio d’Istituto del Liceo Ciullo d’Alcamo del 21 Aprile 1865, come riporta lo storico Carlo Cataldo nel libro “Il Ponte e gli Alberi” (pag.48). Ed il collegio dei docenti incaricava il prof. G.B. Giuliani a rappresentarlo nella festa del centenario a Firenze.

Questa è la prova del fervore patriottico con cui Alcamo partecipò a quell’avvenimento.

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