Che mondo sarebbe senza Nutella? Scopriamolo insieme!

nutellaProdotta dalla Ferrero, la Nutella viene spesso associata all’immagine di bambini felici, sportivi in gran forma e adulti a cui torna il sorriso dopo un giorno di lavoro. Per i suoi 50 anni hanno persino fatto un francobollo e in una statistica la Nutella è stata addirittura citata tra le “ragioni di vita” delle nuove generazioni. Questo, però, dovrebbe far riflettere sulla colossale operazione commerciale che la Ferrero ha costruito attorno al marchio facendo entrare la Nutella tra le abitudini degli italiani, diventando nel pensiero comune un prodotto unico, inimitabile. Il marketing di questo prodotto è stato così massivo da far sì che il consumatore rifiutasse qualsiasi altro tipo di crema, anche se per qualità di certo migliore.

Per capire meglio ciò che stiamo dicendo basta leggere l’etichetta. La Nutella viene presentata come una crema alle nocciole, ma per più della metà del suo peso (il 55%) è composta da zucchero. Inoltre quasi tutti i grassi della Nutella provengono da oli vegetali non meglio specificati e se non viene specificato possiamo stare certi che si tratti di oli scadenti (se si trattasse di olio di girasole lo scriverebbero, perché sarebbe un valore aggiunto). Le nostre amate nocciole si trovano soltanto in terza posizione nella lista degli ingredienti, accompagnati da un misero 13%. Dunque i grassi della Nutella non provengono dalle nocciole ma dagli oli vegetali. Questo vuol dire che ogni volta che compriamo la Nutella, chiamata impunemente crema di nocciole, stiamo comprando più olio vegetale che nocciole.

La convinzione dunque che la Nutella sia la miglior crema alle nocciole esistente al mondo è solamente un inganno del nostro cervello. Accade spesso infatti che nei test alla ceca, somministrando diverse creme alle nocciole, la Nutella non sia la crema scelta dal soggetto in esame. Ciò cosa vuol dire? Che il nostro cervello registra tutte le emozioni positive che la pubblicità propone in associazione al marchio della Nutella e che noi al supermercato saremo portati a comprarla perché alla ricerca di quel sorriso. È invece importante cominciare a costruirsi pian piano una propria coscienza alimentare e scegliere ciò che mangiamo in maniera consapevole.

Con questo non vogliamo dire che le gratificazioni alimentari non siano importanti: anche in un regime alimentare ipocalorico ci sarà un momento della settimana in cui si può scegliere di mangiare qualcosa che ci dia un puro piacere al palato. Bisogna però saper decidere consapevolmente la “schifezza” da mangiare!

Nel caso della crema alle nocciole sarebbe preferibile orientarsi verso creme in cui almeno le nocciole siano l’alimento ad essere citato per primo nella lista degli ingredienti. In questo caso la crema risulterà meno dolce ma con un sapore più marcato di nocciole, pian piano il palato si abituerà e probabilmente non tornerete indietro.

Concludendo: che mondo sarebbe senza Nutella? Probabilmente quello che è sempre stato fino al 1964!

Adriana Cilia – Biologo Nutrizionista
Gianfranco Pipitone – Biologo Nutrizionista

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