Il Comune di Castellammare del Golfo potrebbe perdere 800 mila euro per il recupero di Torre Bennistra. Scontro tra Marchese e Cusumano sulle responsabilità

torre bennistraCASTELLAMMARE DEL GOLFO.  Nervi tesi e scambi d’accuse tra il responsabile dei Lavori Pubblici di Castellammare del Golfo, l’ingegnere Simone Cusumano e l’Assessore ai Lavori Pubblici, l’ingegnere Antonino Marchese.

La diatriba ruota intorno alla possibilità di perdere il finanziamento di oltre 800 mila euro destinato al recupero della Torre Bennistra. Per Marchese si tratterebbe di un errore di valutazione dell’Ing. Cusumano, mentre per quest’ultimo l’Assessore è stato poco attento ad accertare la verità sulla questione e a prodigarsi per la tutela degli interessi dell’amministrazione e della collettività.

L’Assessore, attraverso una nota datata venti marzo 2015, chiedeva al responsabile del terzo settore una relazione dettagliata e alcune informazioni su delle criticità riguardanti i lavori di ristrutturazione della Torre Bennistra e sull’eventualità  della perdita del finanziamento. Nello specifico Marchese punta il dito contro Cusumano, in quanto nel Progetto Esecutivo della soprintendenza datato 28 ottobre 2014 viene imposto che i nuovi tratti viari, per il raggiungimento della Torre Bennistra, non dovranno superare un metro e mezzo di larghezza, impedendo di fatto lo spostamento dei mezzi di trasporto necessari per l’apertura del cantiere.

La risposta dell’Ing. Cusumano non si è fatta attendere, sottolineando che in realtà esistono due pareri discordanti sulla questione e che già da tempo aveva messo in luce la questione. Il responsabile del settore ai lavori pubblici rammenta, all’assessore, che il progetto originario, consegnato il 28 Luglio 2011, a seguito dell’acquisizione del parere delle Amministrazioni preposte alla tutela dei vincoli ambientali gravanti sull’area e la successiva approvazione in linea tecnica e validazione del Rup del 4 ottobre del 2011, è stato successivamente approvato dalla Giunta Municipale con delibera n. 305 del 5 Ottobre 2011, previa approvazione della Soprintendenza.

La questione cruciale della vicenda è legata al percorso di accesso alla Torre. Nella Tavola 4 degli elaborati progettuali e successivamente nella descrizione della Relazione Tecnica alla Tavola 1 si legge: trattasi di un percorso pedonale naturalistico in terra battuta…tale percorso naturalistico, di circa 600 mt. di lunghezza e 4 mt. di larghezza.

Questo progetto definitivo è stato autorizzato il 28 Settembre del 2011 dalla Soprintendenza BB.CC.AA. di Trapani in riferimento al vincolo paesaggistico. Successivamente un parere diverso è stato reso sul progetto esecutivo redatto dall’impresa in data 28 Ottobre 2014. In quest’ultimo la larghezza massima dei percorsi è stabilita per un limite di un metro e mezzo, impedendo di fatto all’impresa di ottemperare gli obblighi contrattuali, sia per il trasporto di materiali necessari sia per il transito dei mezzi sollevatori e della gru necessari per il completamento dei lavori. Questa nuova situazione porterebbe a stravolgere i costi e i tempi di esecuzione del progetto rendendolo incompatibile con le scadenze del finanziamento, e quindi la probabile perdita dello stesso.

Quella di Torre Bennistra non è l’unica criticità all’interno degli uffici tecnici del comune di Castellammare del Golfo. Nei prossimi giorni altre questioni spinose potrebbero venire alla luce, tra queste quelle dell’impianto di depurazione, degli affidamenti cimiteriali o della riqualificazione del Corso Garibaldi e Bernardo Mattarella. Vicende che metterebbero a dura prova l’amministrazione di Castellammare del Golfo e la sua macchina burocratica, guidata dal primo cittadino Nicolò Coppola.