Consiglio comunale aperto sul tema “Sergio Mattarella Presidente della Repubblica”

Mattarella Castellammare CoppolaCASTELLAMMARE DEL GOLFO. Si è svolto sabato mattina presso l’istituto “Piersanti Mattarella-Danilo Dolci” di Castellammate del Golfo un consiglio comunale aperto sul tema “Sergio Mattarella Presidente della Repubblica.” Oltre all’intero consiglio comunale hanno partecipato le autorità militari, politiche, religiose e alcuni alunni delle scuole. Presenti anche molti politici di lungo corso, amici e non del nuovo Capo dello Stato (anche se oggi è molto difficile trovare qualcuno che non sia suo amico).

Presenti in platea l’On. Mimmo Turano, il Sindaco di Alcamo Sebastiano Bonventre, l’ex Sindaco di Alcamo Massimo Ferrara, il Sindaco di Palermo Leoluca Orlando e tanti altri vicini al Presidente Mattarella.

Un consiglio breve, aperto dall’intervento del presidente Domenico Bucca, ma che ha visto un susseguirsi di interventi significativi. Per gli studenti ha preso la parola Martina Coppola, rappresentante d’istituto:”L’elezione di Sergio Mattarella è per noi motivo di orgoglio non solo per la scuola ma soprattutto per noi giovani” ha sottolineato Martina.

Il consigliere Daniela Blunda sottolinea che “con lui più fiducia nelle istituzioni” soffermandosi sull’importante figura del Presidente come garante della costituzione.

Significativo l’intervendo del consigliere di “Cambiamenti” Stefano Cruciata: “Qui si forma la classe dirigente di domani, per questo è importante quest’incontro in questa scuola. Noi siamo orgogliosi di Sergio Mattarella, soprattutto perché è lui, non soltanto per il cognome che porta, per la sua onestà e per la coerenza che ha dimostrato in questi anni.” Poi lancia una domanda, che risuona più come una provocazione “Noi oggi siamo orgogliosi del nostro Presidente della Repubblica, ma lui sarebbe orgoglioso di noi?”. Una domanda, anzi uno stimolo rivolto alle nuove generazioni, e non solo.

Il Sindaco Nicolò Coppola, nel suo breve intervento, ringrazia tutti i partecipanti e sottolinea che “Sergio è un politico di alto profilo, noi castellammaresi siamo orgogliosi. – poi  sottolinea – Un saluto a tutti gli amici della DC e un applauso a Mattarella, che sia Bernardo, Piersanti o Sergio, un applauso a Mattarella.” In platea molti democristiani applaudono con una luce nuova, quasi rinvigoriti da questo saluto. Un’ entusiasmo che lentamente coinvolge l’intera aula. Infine il Sindaco Coppola conclude riferendosi alle parole del consigliere Cruciata “dobbiamo chiederci cosa possiamo fare noi per lui, facciamo un salto di qualità”.

Leoluca Orlando invece, in un lungo intervento, parla dell’amicizia che lo lega a Sergio e di quella con il fratello Piersanti: “Che Italia ci lascerà il nostro Presidente della Repubblica nel 2022 (anno in cui finirà il suo settennato, ndr)? Per parlare del futuro dobbiamo parlare del passato: Piersanti è stato ucciso dalla mafia che negli anni ottanta governava Palermo, lui era un eversivo, l’uomo dalle carte in regola che portava in alto i principi di legalità e onestà. Piersanti Mattarella senza la politica di quegli anni, come quella di Ciancimino, non sarebbe morto. Oggi possiamo dire che la mafia non governa più Palermo e non governa più Castellammare del Golfo. Non sto dicendo che la mafia non c’è, ma che non governa come in quegli anni. Non permettete che la mafia governi questa città! – sottolinea con molta enfasi-  La nostra vita, la mia e quella di tutti gli altri amici di Piersanti, è stata segnata da quel 6 gennaio 1980, oggi possiamo dire che la nostra missione collettiva è conclusa. Oggi con Sergio Mattarella Presidente della Repubblica e Pietro Grasso Presidente del Senato possiamo dire che la mafia non governa più, non governa le nostre città, cosa che non possiamo dire per qualche altra città d’Italia”. Un Orlando visibilmente commosso quando parla dei due siciliani che ricoprono le più alte cariche dello Stato.

A porgere anche un saluto al neo eletto Capo dello Stato, alcuni amici, tra cui Rino La Placa e Marino Fardelli. Quest’ultimo è nipote di uno dei carabinieri barbaramente uccisi nella strage di Ciaculli avvenuta il 30 giugno 1963, uno degli attentati mafiosi che segnarono la fine della prima guerra di mafia e inaugurarono la seconda. Fardelli, consigliere regionale del Lazio, ha portato i saluti dell’intero consiglio regionale e del presidente Nicola Zingaretti.

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Emanuel Butticè
Emanuel Butticè. Castellammarese classe 1991, giornalista pubblicista. Laureato in Scienze della Comunicazione per i Media e le Istituzioni all’Università degli Studi di Palermo con una tesi sul rapporto tra “mafia e Chiesa”. Ama viaggiare ma resta aggrappato alla Sicilia con le unghie e con i denti perché convinto che sia più coraggioso restare.