Il mobility manager risponde ai consiglieri Dara, Lombardo e Ruisi: ho lavorato a titolo gratuito, lo stessso non si può dire dei consiglieri

mobilita sostenibileALCAMO. Arriva la risposta del mobility manager, Architetto Francesco Amodeo, in merito “all’interrogazione urgente” firmata dai consiglieri di ABC Dara, Lombardo e Ruisi. Ecco le risposte del mobility manager:

1) l’incario di Mobility Manager è stato conferito al sottoscritto a norma di legge con apposita Determina Sindacale che (confermata nell’anno successivo) riportava chiaramente che l’incarico è stato affidato a titolo gratuito.

2)  il sottoscritto non ha mai ricevuto alcun rimborso, benefit o emolumento di alcun tipo e nessun costo è stato imputato alle casse comunali per le attività di consulenza e/o per le mansioni di Mobility Manager assegnate.

3) come ben noto ai Consiglieri Comunali, la normativa vigente obbliga le Amministrazioni a porre in essere procedure di assoluta pubblicità e trasparenza per qualsiasi attività che comporta spesa e tali informazioni sono facilmente reperibili tra gli atti amministrativi che i Consiglieri possono agevolmente consultare proprio per il ruolo istituzionale che rivestono.

Per il Mobility Manager la natura della “interrogazione urgente” risulta incomprensibile in quanto vengono richieste inutili precisazioni su aspetti amministrativi facilmente verificabili autonomamente e in tempi brevi. Escludendo che l’interrogazione sia stata dettata da una manifesta pigrizia nel leggere i documenti ufficiali della Amministrazione, mi chiedo se l’obiettivo è quello di distogliere l’attenzione dei cittadini di Alcamo dalle recendi vicende che coinvolgono vari Consiglieri Comunali di alcune città (ad es. Agrigento) in relazione a rimborsi, gettoni di presenza ed emolumenti vari loro riservati.

Mi auguro – conclude il Mobility Manager d’Area – pertanto che i Consiglieri di ABC, Dara, Lombardo e Ruisi, nello spirito di trasparenza che deve contraddistinguere chi ha responsabilità di governo e con altrettanta “urgenza” vogliano rendere pubblico ogni emolumento loro riservato e riununciare (almeno) ai gettoni di presenza dovuti per le numerose riunioni di Commissioni Consiliari che curiosammente, anche nella nostra Città, si moltiplicano con imbarazzante frequenza.

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