Noto detta la direzione al Pd: “La speranza oltre la crisi”

gaspare notoALCAMO. Dopo la formale richiesta di entrare nel Partito Democratico, Gaspare Noto, consegna al partito una propria riflessione sulla sua visione della politica, della società e dello stato.

Una situazione che giudica compromessa ma non priva di speranza e per spiegare la propria visione cita Don Sturzo e il suo Partito Popolare cercando in essi la direzione da seguire, soprattutto per ciò che concerne la legge elettorale e il diritto di esprimere preferenze da parte del popolo. Verso un popolarismo e una partecipazione di massa Noto vede la speranza nella crisi.

“Non possono e non debbono essere condivisi però l’atteggiamento di delegittimazione di tutta la magistratura, l’attacco alla sua autonomia, l’utilizzo delle prerogative che sono poste a garanzia delle Istituzioni. Questi sono forti sintomi della sofferenza preoccupanti della nostra democrazia.
Ogni riforma deve andare nella direzione del mutamento della società, non perdendo mai di vista l’interesse sociale e la pubblica utilità. Serve tanto equilibrio per rispondere al cambiamento.  Senza equilibrio, carità, rispetto delle regole, la società continua a decadere e, si riduce al caos, al litigio e talvolta all’odio personale. Preoccupa anche, forse ancor di più, il senso di distrazione, di rassegnazione e disinteresse che pare aver caratterizzato in quest’ultimi anni gran parte degli italiani. Necessità con urgenza far prevalere il bisogno di politica che resiste. In questo, il popolarismo deve riprendere il cammino, con coraggio, fantasia e libertà delle cose nuove”.

Su questo e sulla necessità di difendere il popolo dovrebbe andare avanti il Partito Democratico come soggetto pilota di un progetto che dia coraggio e fiducia ai suoi elettori.

 “Mi auguro tanto, che i cattolici democratici in questa provincia di frontiera- Trapani, abbiano la possibilità, la voglia di “agire la politica”, senza rinunciare ad essere se stessi, di concorrere con chi viene da percorsi diversi, sia pure prossimi, a costruire e a influenzare ancor di più “un progetto” che non tradisce ma rende contemporaneamente la loro tradizione”- spiega Noto.

Noto non manca di citare Aldo Moro, per spiegare il suo criterio di necessità di agire gettando le basi per rinnovare la presenza nella società e nelle istituzioni, il quale ebbe a dire: “piacerebbe a noi tutti vivere domani, meglio dopodomani, per capire cosa accadrà, ma la Provvidenza ci ha dato l’oggi. Oggi è il nostro giorno, non possiamo disertarlo”

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