Ipab…continua la saga delle parole

il-dott.-Vincenzo-RaitanoParlano il commissario, il sindaco Coppola …e l’on. Fratello tiene a precisare la sua riabilitazione

Dobbiamo dire che un effetto ha prodotto il nostro raccontare delle vicende dell’Ipab “Regina Elena”. Il sindaco di Castellammare, Nicolò Coppola, ha preso carta e penna per rispondere pubblicamente, una mail è arrivata in redazione dall’onorevole Norino Fratello, si è fatto sentire anche il commissario straordinario in carica, Vincenzo Raitano. Ora senza tanti giri di parole, non possiamo abusare dell’intelligenza delle “vittime” di questa situazione, cioè i lavoratori dell’Ipab che vanno da anni al lavoro senza la certezza che un giorno qualcuno paghi loro stipendi arretrati e mensilità correnti, senza tanti giri di parole viene da dire che l’anno nuovo nel caso dell’Ipab si è preso tutto quello che con tanto di tanfo di vecchio l’anno trascorso ha lasciato. Senza altre parole dobbiamo dire che le dichiarazioni di oggi non offrono speranze di soluzioni a breve, media o lunga scadenza, sopratutto quelle rese dal sindaco Coppola, che di problemi del lavoro nella sua vita professionale si occupa, e che, dicono, è stato anche consulente del lavoro per qualche commissario della stessa opera pia. Allarga le braccia anche l’attuale commissario straordinario Vincenzo Raitano, anche se qualcosa, dice, è riuscito a fare. Scrivevamo anche dell’on. Fratello in questa vicenda. Ricordavamo i suoi trascorsi giudiziari (ha patteggiato una condanna per mafia), ci ha scritto per pretendere, giustamente, che fosse evidenziato il fatto dell’ottenuta piena riabilitazione giudiziaria a due anni da quel patteggiamento. Ecco lo abbiamo fatto.

Fratello-Norino1Certamente con la fedina penale “pulita” l’on. Norino Fratello è potuto tornare ad occuparsi di cooperative che forniscono servizi, convenzionate con amministrazioni e istituzioni, in questo caso con il ministero dell’Interno per occuparsi di “accoglienza” degli immigrati. Grazie infatti ad un deliberato dell’allora commissario straordinario dell’Ipab Francesca De Luca, l’ente ha dato in gestione, gratuitamente, i propri beni alla cooperativa Letizia, che fa riferimento all’attivismo sociale anche dell’on. Fratello, che così ha potuto convenzionarsi con la prefettura per l’accoglienza (dietro compenso) agli immigrati. Accordo che l’attuale commissario Raitano ha ereditato: «Non nego che l’Ipab a malapena oggi sopravvive, impossibile negare il disagio dei suoi lavoratori, alcune pendenze economiche sono state solo parzialmente risolte, ma devo dire che in più occasioni ho dovuto prendere atto di una sorta di sbadata attenzione da parte di diversi enti, ho scoperto per esempio che la tesoreria non poteva operare perchè non era stata mai depositata la firma del rappresentante dell’ente. Devo dire che tanti hanno fatto finta di non vedere, spero che il presidente della Regione una decisione sul destino di questi enti la prenda nel più breve tempo possibile». Dicevamo delle dichiarazioni del sindaco Nicolò Coppola: «Conosco molto bene la questione Ipab e comprendo perfettamente lo stato d’animo e di bisogno dei dipendenti. Al momento del mio insediamento ho promesso che avrei fatto tutto quanto in mio potere ed in quello del consiglio comunale che, chiamato ad esprimersi, si è pronunciato dandomi mandato per la istituzione di un tavolo tecnico per andare incontro alle richieste legittime dei dipendenti. Sia chiaro che il Comune non potrebbe assumere tutti i dipendenti ed assumersi i debiti che in larga parte sono le retribuzioni e i contributi dovuti».

Il seguito delle dichiarazioni del sindaco è un elencare di adempimenti che vengono quasi rappresentanti come un fatto straordinario, quando sono, semmai, provvedimenti ordinari, dovuti, per cercare di mettere ordine dinanzi ad una situazione prodotta da una “straordinaria inadempienza”. Come oggi Crocetta ha disfatto le Province, tanti anni addietro altri presidenti e altri governi con un tratto di penna, come Crocetta ha fatto per le Provincie oggi, hanno deciso la morte degli Ipab ma con straordinaria faccia tosta hanno continuato a nominarvi consigli di amministrazione e commissari straordinari che per la nostra Regione hanno avuto un costo: uno straordinario incredibile modo di fare le cose in Sicilia. E vengono sempre in mente le parole del Gattopardo, tutto cambia perchè non cambi nulla.

Nicolò coppolaIl sindaco Coppola nella sostanza dice che il Comune non può prendersi tutto il personale e i debiti dell’Ipab, «al momento abbiamo previsto il passaggio di una sola unità Lsu contrattualizzata e non possiamo né procedere all’assunzione di altro personale né trovare soluzioni diverse da quelle di impegnare i dipendenti nel servizio di accoglienza agli immigrati, che comunque è un lavoro e a regime anche possibilità di retribuzione». In sintesi il sindaco Coppola tira le somme e rispetto ad una situazione che è rimasta immutata sostiene di avere mantenuto «mantenuto l’impegno preso che però non poteva dare risposta a tutti i dipendenti Ipab». Risposta solo per uno, forse per due…le altre 10 dipendenti (perchè alla fine qualche fortuna in più sembrano averla solo i dipendenti di sesso maschile) dovranno attendere. Viene da pensare che a condire ancora meglio questa insalata venga usata un marcata una marcata impronta maschilista. Sappiano che non è così. Speriamo che non sia così. Ceerto c’è da dire che più degli uomini battagliere sono state le donne che lavorano all’Ipab, e qualche atteggiamento maschilista l’hanno pur dovuto fronteggiare…”tanto su fimmine chi ponno fari”. Non è stato così perchè grazie alla loro battaglia oggi si parla ancora dell’Ipab, e se ne parlerà fino a quando il problema non verrà risolto. Guardate: pensiamo che l’argomento Ipab Castellammare del Golfo sia così serio, vero e difficilmente risolvibile tant’è che nessuno dei deputati regionali trapanesi se ne è fatto carico, ci sono in particolare un paio di deputati che si fanno fotografare nelle loro uscite politiche, clientelari e spesso inutili, avrebbero pure potuto farlo con l’Ipab di Castellammare ma sanno che provarci per fare mnessinscena li metterebbe in serio pericolo, non fisico ovviamente. Il sindaco Coppola conclude dicendo che anche lui andrà a bussare alla porta del presidente Crocetta: «Chiedo alla Regione di risolvere il disagio dei lavoratori che sono comunque vittime di una gestione incredibile portata avanti anche da commissari, che mai hanno prodotto atti significativi, oltre al “vedremo” di rito». Ma anche Coppola sostanzialmente dice…si vedrà!

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