Elettori come parti civili. Il gup ammette le parti offese contro il senatore Papania

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Ammesse tutte le parti civili costituite nel procedimento dove è indagato l’ex senatore del Pd Nino Papania, assieme al suo collaboratore Massimiliano Ciccia, nonché Giuseppe Milazzo, Antonino Nicolosi (consigliere comunale), Giuseppe Bambina, Giuseppe Galbo e Filippo Renda. Sono accusati di associazione a delinquere finalizzata al voto di scambio. Un numero altissimo di privati cittadini, nella loro qualità di titolari del diritto al libero esercizio del voto, sarà parte civile. Il Giudice per l’udienza preliminare, Dott.ssa Lucia Fontana, durante l’udienza di oggi presso il tribunale di Trapani, ha infatti ritenuto tutti gli elettori alcamesi potenziali persone offese, ammesse dal gup anche altre associazioni come quelle antiracket alcune delle quali rappresentatte dall’avv. Giuseppe Gandolfo. Sono state ritenute fondate le argomentazioni degli avvocati di parte civile: è stato considerato leso proprio il diritto al libero esercizio del voto, riconosciuto, oltre che a livello costituzionale, anche dalla normativa appositamente emanata per reprimere condotte volte ad alterare le basi della democrazia. Il GUP ha inoltre accolto l’istanza di costituzione di parte civile avanzata da Niclo Solina, candidato sindaco di ABC alle elezioni amministrative del maggio 2012 ad Alcamo, e quella del Comune di Alcamo. Non è stata, invece, ammessa l’associazione “ABC – Alcamo Bene Comune”, per una ragione puramente temporale, esposta dal GUP nel corso dell’udienza: ABC, infatti, quando i reati sarebbero stati commessi, era ancora una lista civica e non si era costituita come associazione. Il presidente di ABC, Paola Messina, all’uscita dall’udienza ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Siamo molto soddisfatti del risultato di oggi. Lo siamo come cittadini in primis, perché questa è la nostra occasione per rivendicare il diritto al regolare esercizio del voto, di cui ci siamo sentiti privati nel corso delle amministrative del 2012. Accogliamo le ragioni esposte dal Giudice sulla non ammissibilità dell’associazione ABC, rilevando, dalle sue stesse parole, che tali ragioni sono legate solo al fattore temporale, e non già agli interessi di cui ABC si fa portavoce. Adesso, in quanto parti processuali, ci impegneremo affinché la giustizia faccia il suo corso”. Nella prossima udienza del 26 novembre, il GUP prenderà delle decisioni in merito all’utilizzo delle intercettazioni e ad altre questioni preliminari sollevate oggi dai difensori degli imputati. Intanto domani pomeriggio riprenderà dinanzi al giudice monocratico Franco Messina il processo sempre relativo al voto di scambio in occasione del ballottaggio che vide eletto per una manciata di voti l’attuale sindaco Bonventre. Si tratta di un ulteriore troncone di indagine avviato dalla Procura a conclusione dell’inchiesta su un attentato subito dal senatore Papania.

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Rino Giacalone
Rino Giacalone, direttore responsabile e cronista di periferia. Vive nel capoluogo trapanese sin dalla sua nascita. Penna instancabile al servizio del territorio e alla ricerca della verità.