Contrasto al lavoro nero nel trapanese. Anche ad Alcamo due aziende trovate con lavoratori non regolari

CC esercizio commerciale 2 Senza sosta i controlli dei Carabinieri della Provincia di Trapani, per contrastare il lavoro nero. Un allarme già lanciato da tempo che presenta dei numeri elevati su tutto il territorio. Solo nella prima decade di novembre, infatti, sono stati individuati dai militari nel territorio trapanese 14 lavoratori in nero, con la conseguente sospensione di 6 attività imprenditoriali, sanzioni amministrative per oltre 70.000€, e il recupero 12.000€ di contributi dei lavoratori.

I controlli sono stati effettuati dai militari dell’Ispettorato del Lavoro e del Comando Provinciale di Trapani, con gli ispettori civili, d’intesa fra il Direttore della Direzione Territoriale del Lavoro Arch. Francesco.

I militari dell’Arma pongono in quest’attività particolare impegno al servizio dei lavoratori e a garanzia dei probi imprenditori salvaguardati così dalla concorrenza sleale: anche al fine di invogliare i cittadini ad avvicinarsi alle Stazioni o direttamente all’Ispettorato del Lavoro per riferire di rapporti di lavoro anomali o situazioni di pericolo. Lo scopo è quello di massimizzare la tempestività degli interventi e prevenire tutte le potenziali situazioni di perdita di posti di lavoro o letali, che impediscano ad un padre di famiglia di tornare a casa la sera. Ogni incidente sul lavoro è una perdita per i Carabinieri che lavorano per prevenirli.

Le attività ispettive hanno riguardato diverse attività come l’edilizia, le officine meccaniche, le rivendite telefonia, ristoranti e altro. Durante i controlli tre aziende di Mazara, due di Alcamo, e una di Trapani sono stati individuate con il il 50% delle posizioni lavorative in nero rispetto al numero di lavoratori controllati.

Su nove aziende ispezionate, sei sono state trovate in condizioni lavorative irregolari e 14 lavoratori sono stati trovati in “nero”.

Inoltre, è stata intimata la sospensione dell’attività imprenditoriale a 6 imprese commerciali a Mazara del Vallo(4) e Alcamo(2) per avere impiegato in nero una forza lavoro superiore al 20% dei presenti al momento del controllo, rispettivamente: nella prima per avere impiegato  n. 1 lavoratore in nero su n. 2 presenti; nella seconda per avere impiegato n. 2 lavoratori in nero su n. 2 presenti; nella terza per avere impiegato n. 3 lavoratori in nero su 3 presenti; nella quarta per avere impiegato n. 2 lavoratori in nero su 3 presenti; nella quinta per avere impiegato n. 2 lavoratori in nero su 2 presenti; nella sesta per avere impiegato n. 4 lavoratori in nero su 4 presenti.

A seguito dei controlli, i commercianti sospesi hanno ottemperato alle prescrizioni ed hanno regolarizzato i dipendenti in nero versando sanzioni aggiuntive per un totale di 9900,00€: dovranno inoltre versare i contributi previdenziali e assistenziali obbligatori non corrisposti ai 14 operai, oltre a corrispondere una maxi sanzione di 4000€ per ogni lavoratore scoperto “in nero”.

Sono state contestate sanzioni amministrative per complessivi 70.710,00€: occorre ripetere che il “lavoro nero” allorché emerge a seguito di controllo costa all’imprenditore di più del lavoratore tutelato a norma di legge.  Le ispezioni disposte dalla Direzione territoriale del Lavoro, d’intesa col Comando Provinciale dei Carabinieri, proseguiranno con impegno sempre maggiore da parte dei militari e degli ispettori civili in Trapani e provincia, al fine di garantire la massima equità in ogni settore merceologico.

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Marcello Contento
Marcello Contento nasce a Palermo nel 1982, vive la sua vita tra la Sicilia e la Toscana. Giornalista, insegnante di economia aziendale e lettore incallito di Tex e Alan Ford.