L’Amministrazione di Castellammare del Golfo pasticcia sulla TASI

Giuseppe FaustoCASTELLAMMARE DEL GOLFO. Il Comune di Castelammare del Golfo, rientra tra pochissimi comuni che non hanno deliberato il tributo della TASI entro il 10 settembre del 2014.Un record negativo che porterà a pagare l’imposta in un unica soluzione entro il 16 dicembre, senza poter effettuare un acconto il 16 Ottobre come nella quasi totalità dei comuni italiani. A denunciarlo è il consigliere comunale d’opposizione, Giuseppe Fausto.

A Castellammare – dichiara Giuseppe Fausto – il 16 ottobre non si paga l’acconto TASI. Si paghera’ in unica soluzione il 16 dicembre insieme al saldo IMU e quindici giorni prima del saldo TARI. Prevale, quindi, anche sul tema TASI l’improvvisazione e l’assenza di una programmazione da parte dell’Amministrazione Coppola“.

Solo 600 comuni italiani su 8mila – prosegue il consigliere comunale – hanno dimenticato di deliberare la tasi entro il 10 settembre 2014. Tra questi 600 comuni c’e’ Castellammare del Golfo. Un record sicuramente poco invidiabile. In questo modo non si dara’ ai contribuenti la possibilita’ di pagare l’odioso tributo in due soluzioni (ottobre e dicembre) ma si dovra’ procedere in autoliquidazione, entro il 16 dicembre, versando l’intero importo dovuto in un’unica soluzione. Nessun invio di bollettini precompilati, infatti, sara’ inviato al domicilio del contribuente. Le aliquote sono quindi quelle previste dalla legge in caso di mancato adempimento da parte del Comune: uno per mille sulla prima casa e 0,9 per mille sugli altri immobili (per effetto della norma che prevede che la somma tra IMU e TASI non puo’ superare il 10,6 per mille)“.

Ma non è tutto. Per i cittadini non sarà nemmeno possibile di usufruire delle agevolazioni per il pagamento della TASI sulla prima casa. Situazione che l’Amministrazione Coppola avrebbe dovuto prevedere ed organizzare per tempo.

Altra beffa – conclude Fausto – per il mancato adempimento nei termini riguarda l’impossibilita’ di usufruire di agevolazioni per il pagamento della TASI sulla prima casa. Un’assenza di programmazione che mal si concilia con le disponibilita’ economiche residue dei contribuenti, sempre piu’ tartassati da scelte opinabili effettuate dai governi centrali susseguitisi negli ultimi anni“.