Sequestro di beni da 25 milioni di euro contro l’imprenditore Pietro Funaro, vice presidente Ance Sicilia

Tribunale e Procura di TrapaniIndagini sulla rete illecita in odor di mafia che avrebbe controllato gli appalti pubblici nel trapanese. Il provvedimento emesso dal Tribunale di Trapani riguarda anche il padre e la moglie, Domenico Funaro e Antonina Accardi

Da questa mattina poliziotti e finanzieri stanno eseguendo un sequestro di beni da 25 milioni di euro che colpisce gli imprenditori trapanesi, originari di Santa Ninfa, Domenico e Pietro Funaro, padre e figlio, di 84 e 53 anni, nonché, quale terza coinvolta, Antonina Accardi, coniuge di Pietro Funaro. La misura di prevenzione riguarda solo i due Funaro. I sequestri vengono condotti a Trapani, Campobello di Mazara, Santa Ninfa, Alcamo, Castellammare del Golfo e Santa Venerina (Catania9. Si tratta di unsequestro anticipato di beni ai fini della confisca ai sensi dell’art. 20 del d.lvo n. 159 del 2011, nei confronti degli imprenditori da anni operanti soprattutto nel lucroso settore dei lavori appaltati da enti pubblici.Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale di Trapani su Proposta del Questore di Trapani, per l’applicazione della misura di prevenzione personale e patrimoniale redatta ai sensi degli artt. 4, 16 e segg. del decreto legislativo n. 159 del 2011 (Testo unico Antimafia) a conclusione di analisi condotte dalla Divisione Anticrimine su pregresse acquisizioni degli organi di polizia giudiziaria e all’esito di indagini societarie e patrimoniali, ai sensi dell’art. 19 del decreto legislativo n. 159 del 2011, svolte congiuntamentedalla Divisione Anticrimine e dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Trapani, mediante la costituzione di un apposito “Gruppo di Lavoro”, quale soluzione sinergica e strutturata di contrasto alle organizzazioni criminali che, dal gennaio 2011, ha già portato a 5 importanti operazioni di sequestro antimafia (maggio 2011, “operazioneSalus Iniqua”; gennaio 2012, “operazionePanoramic”; settembre 2012, “operazione Araknos”; aprile 2013,“operazioneCorrupti Mores”;dicembre 2013, “operazione Niceta –Guttadauro”). Il sequestro odierno conferma “la vocazione imprenditoriale di “Cosa Nostra” e il suo perdurante potere ben più esteso del territorio provinciale trapanese, distribuito, piuttosto, in gran parte del territorio regionale attraverso la costituzione di un reticolo imprenditoriale per il condizionamento illecito della fase di aggiudicazione della gestione dei lavori e delle forniture concernenti la realizzazione di opere pubbliche appaltate”.

Il nome dei Funaro già dalla metà degli anni ’90 è comparso nell’ambito di indagini antimafia, cosa che si è registrata anche nelle inchieste più recenti relative alla cupola mafiosa della provincia di Trapani. I due imprenditori sarebbero stati componenti di una rete illecita e di natura mafiosa che avrebbe controllato diversi appalti pubblici, lo smaltimento dei rifiuti, addirittura interventi edilizi all’interno dell’aeroporto militare di Trapani Birgi, la costruzione della galleria di Scindo Passo di Favignana. Tra le quote sequestrate a Pietro Funaro ci sono anche quelle dallo stesso posseduto presso la società editoriale dell’emittente televisiva Telesud 3 di Trapani. Se il collaboratore di giustizia, ex capo del mandamento mafioso di Mazara, Vincenzo Sinacori ha raccontato di episodi di collusione tra i Funaro e il mazarese Michele Accomando, condannato per mafia, ed il cui nome è comparso anche nel contesto di indagini su contatti tra mafia e massoneria, l’imprenditore Nino Birrittella, anche’esso collaboratore di giustizia, ha indicato il “loro ruolo centrale nel condizionamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti posto in essere da cosa nostra sul territorio trapanese”. Il nome di Funaro è venuto fuori anche nel contesto di quelle indagini che nel tempo hanno fatto emergere l’azione di boicottaggio contro l’impresa Calcestruzzi Ericina dopo che questa venne confiscata al capo mafia Vincenzo Virga. Tra i rapporti “pericolosi” evidenziati dalle indagini di Polizia e Finanza, quelli tra i Funaro e l’imprenditore Vito Tarantolo, i giudici che hanno recepito le conclusioni investigative, hanno affermato che i due avrebbero agevolato il Tarantolo, già condannato col patteggiamento per i rapporti con soggetti mafiosi del trapanese, come Vincenzo Virga, nelle intestazioni fittizie di beni.

Il sequestro anticipato ai fini della confisca riguarda 3 beni immobili, 38 beni mobili (autovetture, furgoni, mezzi meccanici) 11 società/imprese (capitali sociali e pertinenti complessi aziendali), 22 partecipazioni in altre società, 82 tra conti correnti e rapporti bancari di altra natura, per un valore complessivo, stimato, di circa 25 milioni di euro.
Pietro Funaro è stato presidente provinciale dell’Ance, il sindacato degli imprenditori edili di Confindustria, dall’anno scorso è il vice presidente regionale della stessa organizzazione imprenditoriale.
Alle 10,30 in Questura a Trapani è prevista una conferenza stampa del questore dott. Carmine Esposito.

Complessi aziendali (beni mobili, immobili, mobili registrati, conti correnti) e tutte le quote sociali delle società/imprese:
FUNARO COSTRUZIONI s.r.l.
P.D. s.r.l.
IMPRESA INDIVIDUALE ACCARDI ANTONINA, MARIA ROSA
IMPRESA INDIVIDUALE FUNARO DOMENICO
CONSORZIO CALTAGIRONE
CONSORZIO MONTEVAGO
SOCIETA’ CONSORTILE RESTAURO BASTIONE DELL’IMPOSSIBILE a r.l.
CONSOLIDAMENTO SANTA VENERA SOCIETA’ CONSORTILE a r.l.
SOCIETA’ CONSORTILE CAPO BOEO a r.l.
SOCIETA’ CONSORTILE MAZARA DEL VALLO a r.l.
CASTIGLIONE 1 SOCIETA’ CONSORTILE

Quote sociali :
ELIMI COSTRUZIONI s.r.l.: quote intestate a FUNARO Pietro
TELESUD 3: quote intestate a FUNARO Pietro
PETRALIA SOPRANA SOCIETA’ CONSORTILE: quote intestate alla FUNARO Costruzioni s.r.l.
CONSORZIO CALTAGIRONE: quote intestate alla FUNARO Costruzioni s.r.l.
CONSORZIO VIRGILIO SUD: quote intestate alla FUNARO Costruzioni s.r.l.
CONSORZIO ECOLOGIA E AMBIENTE: quote intestate alla FUNARO Costruzioni s.r.l.
CONSORZIO MONTEVAGO: quote intestate alla FUNARO Costruzioni s.r.l.
ELIMI COSTRUZIONI S.R.L.: quote intestate alla FUNARO Costruzioni s.r.l.
SOCIETÀ CONSORTILE FLORIO-FAVIGNANA A R.L.: quote intestate alla FUNARO Costruzioni s.r.l.
CONSOLIDAMENTO SANTA VENERA SOCIETÀ CONSORTILE A R.L.: quote intestate alla FUNARO Costruzioni s.r.l.
COMISO SOCIETÀ CONSORTILE A R.L.: quote intestate alla FUNARO Costruzioni s.r.l.
SOCIETÀ CONSORTILE RESTAURO BASTIONE DELL’IMPOSSIBILE A R.L.: quote intestate alla FUNARO Costruzioni s.r.l.
SOCIETÀ CONSORTILE CAPO BOEO A R.L.: quote intestate alla FUNARO Costruzioni s.r.l.
SOCIETÀ CONSORTILE AEROPORTO V. FLORIO A R.L.: quote intestate alla FUNARO Costruzioni s.r.l.
SOCIETÀ CONSORTILE MAZARA DEL VALLO A R.L.: quote intestate alla FUNARO Costruzioni s.r.l.
SOCIETÀ CONSORTILE NEGLETTE A R.L.: quote intestate alla FUNARO Costruzioni s.r.l.
SOCIETÀ CONSORTILE SAN GIOVANNI BOSCO A R.L. (IN LIQUIDAZIONE): quote intestate alla FUNARO Costruzioni s.r.l.
SOCIETÀ CONSORTILE IGEA-SAN CARLO A R.L.: quote intestate alla FUNARO Costruzioni s.r.l.
CONSORZIO LICODIA ACQUE: quote intestate alla FUNARO Costruzioni s.r.l.
ESAGONO SOCIETÀ CONSORTILE A R.L.: quote intestate alla FUNARO Costruzioni s.r.l.
BASE AEREA BIRGI-SOCIETÀ CONSORTILE A R.L.: quote intestate alla FUNARO Costruzioni s.r.l.
CASTIGLIONE 1 SOCIETA’ CONSORTILE: quote intestate alla FUNARO Costruzioni s.r.l.

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Rino Giacalone
Rino Giacalone, direttore responsabile e cronista di periferia. Vive nel capoluogo trapanese sin dalla sua nascita. Penna instancabile al servizio del territorio e alla ricerca della verità.