Emergenza immigrazione. È arrivato il momento di dire basta: queste le parole dell’onorevole Fazio

Girolamo FazioTRAPANI. Sembra un incubo dal quale non ci si può svegliare quello dell’emergenza immigrati in Sicilia. Un incubo con il quale conviviamo orami da troppo tempo e che sembra non volersi arrestare, sotto lo sguardo diretto e impotente di cittadini e amministrazioni locali. Il flusso di immigrati che ogni giorno sbarcano sulle coste della nostra isola è davvero sconvolgente, e se si considera che non ci sono sufficienti centri di accoglienza per tutti, la situazione si complica ulteriormente, mettendo in seria difficoltà le istituzioni competenti. Anche il Comune di Trapani sta incontrando grosse difficoltà nel far fronte a questa inarrestabile emergenza. Da qui lo sfogo dell’onorevole Girolamo Fazio, che dopo l’ennesimo sbarco di naufraghi nel porto trapanese, si dice convinto nella necessità di non far più sbarcare i poveri immigrati nel porto in questione, dal momento che non si riesce più a far fronte ad un’emergenza di tale portata. Una situazione di disagio che secondo l’onorevole non può più pesare soltanto sulle spalle del nostro territorio, bensì  dell’intero Paese. “Il sistema di accoglienza in provincia di Trapani – sostiene Fazio in una nota stampa – nonostante gli sforzi disumani delle forze dell’ordine, dei volontari, delle associazioni, è al collasso. Ieri è stata addirittura allestita una tendopoli al molo Ronciglio. Quando si raggiungono questi livelli, che si traducono inevitabilmente in carenze operative e logistiche, si offende l’intelligenza dei trapanesi e la dignità degli immigrati che non riescono ad avere un trattamento umano e decente, proprio a causa del loro alto numero. Da quasi un anno la Prefettura di Trapani, con efficienza e coscienza, organizza accoglienze e trasferimenti senza battere ciglio in ossequio agli indirizzi del Ministero dell’Interno. Da quasi un anno – continua l’onorevole – poliziotti e carabinieri sono costretti a straordinari e turni massacranti senza preavviso; da quasi un anno i volontari e la protezione civile sono chiamati a rispondere ad una situazione straordinaria che qualcuno, a Roma, sta facendo divenire ordinaria. È ora che giungano – insiste Fazio – le risposte dello Stato Italiano, che non si invochi l’Europa a mo’ di facile alibi. È ora che il Governo prenda atto che l’emergenza non è solo l’accoglienza. Emergenza è gestire migliaia di persone sul territorio, nei CIE e nei Cara, nelle Onlus e nelle opere pie. Emergenza è la complessa convivenza con i residenti, e non mi si venga a parlare di razzismo. Emergenza è che a Trapani ci sia una sola commissione del Ministero dell’Interno per esaminare le migliaia di richieste di asilo, anziché, come dovrebbe essere, almeno tre che operano ogni giorno per smaltire l’enorme arretrato, in maniera tale da velocizzare l’attività istruttoria e consentire ai richiedenti asilo di raggiungere celermente la loro destinazione finale. Invece si assiste al paradosso della presenza di una sola commissione con anche plateali proteste da parte dei richiedenti costretti a lunghi tempi di attesa. Emergenza, quindi, sono i tempi di trattenimento degli immigrati in un limbo che non è libertà e non è prigione. È ora di ribaltare un assunto che fino ad oggi ha mosso tutti gli uomini e le donne di buona volontà della provincia di Trapani – conclude Fazio –. Abbiamo dimostrato in questi mesi cosa possiamo fare per lo Stato e per queste persone in cerca di pace, giustizia e libertà; è ora di chiedersi e di chiedere che il Governo faccia di più per loro e per noi che siamo il frontline di un fenomeno migratorio di complessa gestione, e soprattutto che coinvolga altri territori, province e regioni, del nostro Paese”. Le parole dell’onorevole Fazio, dunque, lasciano emergere una disperazione che non è più soltanto quella degli immigrati che giungono in una terra che non può offrirgli nulla, ma anche delle istituzioni che non sanno più fronteggiare una realtà tanto cruda quanto amaramente triste e sconcertante.

 

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