Caso Faraci: ancora aperte le indagini sull’alcamese ucciso

antonio_faraci_alcamoSOMMA LOMBARDO. Le sorprese non accennano a finire sul  delitto Faraci: dopo la svolta dell’arresto della moglie della vittima ci sono altre ultime news. Intanto la signora Melina Aita dopo aver nominato, all’atto dell’arresto,  come legale di parte l’avvocato Cesare Cicorella, nei giorni scorsi ha nominato un altro avvocato: Cesare Taormina certamente conosciuto a livello nazionale per aver difeso la sig.Franzoni (delitto di Cogne). Ma altro colpo di scena è l’arresto di due persone, delle quali non sono state rese note le generalità,  giudicate complici della signora Aita e comunque non facenti parte della famiglia e in nessun modo vicine alla stessa. Proprio alla luce di questi eventi, nuovi controlli sono stati svolti in casa della vittima altri rilievi da parte dei Ris.Durante questi rilievi era presente un perito di parte, nominato dai difensori, contro l’assenza dei difensori o di un perito di parte che tuteli i nuovi indagati.

Intanto si segnala anche il fatto che il cadavere del povero Faraci resta in cella frigorifera, segno che potrebbero essere ancora necessarie altre analisi o riscontri sul corpo.  A tal proposito, il medico legale non si è espresso sul reale motivo del decesso; non si sa in effetti quale sia stato il colpo fatale. Intanto, il tribunale del riesame aveva rigettato le motivazioni del fermo della signora Melina che comunque non è uscita dal carcere, neanche per poco, perchè colpita da nuovo ordine di custodia.  In questo i legali hanno ravvisato una incongruenza, in quanto la procedura pare essere diversa. Dopo le prime notizie che parlavano di un elefantino e un coltello, pare  che  le armi del delitto siano tre, i predetti e un altro soprammobile. Nessuna precisazione invece sulla dinamica dell’omicidio: prima stordito e poi finito dai fendenti o, viceversa, prima colpito a coltellate e poi con i soprammobili per inscenare una colluttazione poco plausibile. Tanti dubbi ancora e lavoro investigativo in salita, con un’ imputata che si professa innocente fin dalle prime accuse a suo carico. Un’ ultima nota a margine della vicenda: nei giorni dell’omicidio anche la giornalista di Rai2 che lesse la notizia dell’arresto della moglie del Faraci disse:”arrestata la moglie calabrese”. Questa frase è stata reputata offensiva dai figli ed è stata fatta una querela ai danni della giornalista e della testata a causa di questo titolo ritenuto di matrice razzista. Nella querela pare sia definita “frase priva di importanza ai fini della notizia stessa e con  palese intento razzista”. Insomma una vicenda ancora tutta da chiarire non priva di sfaccettature. Lo stesso movente appare anche ancoara oscuro.

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