Altri sette avvisi di garanzia nel filone d’inchiesta sul presunto voto di scambio. Oltre a Papania coinvolto anche un consigliere

Carabinieri AlcamoALCAMO. Sono stati notificati, nella giornata di ieri, sette avvisi di garanzia, nell’inchiesta aperta ormai da più di un anno dalla Procura di Trapani riguardante l’ipotesi di voto di scambio alle scorse amministrative del 2012 ad Alcamo.

Stavolta l’indagine, avviata dalla compagnia dei Carabinieri di Alcamo, ha raggiunta da un avviso di garanzia l’ex Senatore Antonino Papania (nello specifico di questa inchiesta indagato per concorso esterno), il suo braccio destro Massimiliano Ciccia, il consigliere comunale Antonio Nicolosi, l’operaio Giuseppe Bambina, l’agricoltore Filippo Renda, il geometra Giuseppe Galbo e il pensionato Giuseppe Milana.

A tutti e sette viene ipotizzato il reato di associazione a delinquere finalizzato al voto di scambio.

Al centro dell’indagine, questa volta, due associazioni con sede in via veronica lazio gestite e fondate Bambina, Milana e Renda, che avrebbero donato generi alimentari e altro a famiglie in difficoltà economica. Da qui l’ipotesi di un presunto scambio di voti, finalizzato a sostenere la campagna elettorale. Proprio i tre avrebbero sostenuto la campagna elettorale del Consigliere Antonio Nicolosi, eletto nelle file dell’IDV e adesso componente nel gruppo UCD-PSI che fa capo all’onorevole Nino Oddo, quest’ultimo fedelissimo del governatore Crocetta.

Gli indagati nel frattempo hanno già respinto l’accusa.

Nei prossimi giorni si attenderà la probabile richiesta del pm riguardante il rinvio a giudizio degli indagati e la successiva decisione del Giudice dell’udienza preliminare.