Chieste tre condanne per Asaro, Mulè e Pennolino: “sono loro gli estortori di Gregory Bongiorno”

Bongiorno-Gregory

Pesanti condanne sono state chieste dal pm Carlo Marzella al giudice delle udienze preliminari del Tribunale di Palermo contro tre soggetti, notoriamente appartenenti alla mafia castellammarese, per l’estorsione subita dall’imprenditore Gregory Bongiorno.

Dieci anni e 1 mila euro di multa per Maurizio Gaspare Mulè, 8 anni e 8 mila euro di multa per il già riconosciuto boss Mariano Asaro, 5 anni e 4 mesi e 5400 euro di multa a Fausto Pennolino. I tre finirono arrestati dopo una indagine della Squadra Mobile di Trapani. Gli investigatori diretti dal capo della Mobile Giovanni Leuci hanno ricostruito la vicenda estorsiva anche grazie alla testimonianza resa da Bongiorno che denunciò l’azione criminosa che stava subendo.

Pennolino Asaro mulè

Addirittura a Bongiorno veniva chiesto di pagare il “pizzo” come rata corrente, ma i tre si sarebbero mossi chiedendo anche gli “arretrati” per un periodo in cui la mafia non si era fatta viva per rispetto nei confronti della madre dell’imprenditore che era gravemente ammalata. I Bongiorno gestiscono una impresa di raccolta e smaltimento rifiuti a Castellammare del Golfo, l’Agesp. Girolama Ancona aveva preso le redini dell’impresa ereditandola dal marito, Vincenzo, ucciso dalla mafia nel 1989, poi a sua volta già prima di morire aveva ceduto il testimone ai suoi figli, Gregory e Silvia Bongiorno. Ma aveva lasciato un segno preciso cioè quello che con la mafia non si poteva e non si doveva parlare. La Ancona infatti fu testimone di accusa in un altro processo contro la mafia castellammarese per un’altra serie di estorsioni. Gregory quello maggiormente conosciuto per l’impegno decennale in Confindustria, e da un anno è anche il presidente della sezione trapanese del sindacato degli imprenditori. A chiedere i soldi a Bongiorno sarebbe stato Mulè. Fatto risalente appena all’anno scorso. In quella occasione a Bongiorno vennero chiesti anche i soldi non pagati dal 2005. La richiesta: una prima tranche da 10 mila euro a Mulè, 5 mila euro direttamente ad Asaro al cui cospetto Bongiorno fu portato da Pennolino. Richiesta totale 60 mila euro, 10 mila per l’anno corrente, 50 mila per gli anni passati. La sentenza è attesa per il 20 maggio, nella stessa data sono previste anche le arringhe.

 (Di Rino Giacalone)

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