Quando lo shopping diventa dipendenza

Un problema quasi esclusivamente femminile ma che, nondimeno, colpisce anche qualche uomo. Tra l’uno e l’altro genere cambia solo la tipologia degli oggetti ambiti. Stiamo parlando di una delle tante forme di dipendenza, problematica che non si lega unicamente al gioco d’azzardo o al consumo di stupefacenti, ma che riguarda un vasto ventaglio di problematiche che coinvolgono tra le altre gli acquisti. Se le donne farebbero follie per abiti e accessori, si è notato che gli uomini non sono da meno con tecnologia e attrezzature sportive.

A chi non è capitato almeno una volta di tirarsi su di morale dedicandosi per un pomeriggio agli acquisti o concedendosi qualcosa di speciale? E quanti non hanno sentito l’impulso di comprare spinti da sconti e promozioni apparentemente senza eguali o precedenti?

Lo sanno bene  commercianti e pubblicitari che una buona promozione spinge a comprare anche quando non vi è una reale necessità. Ancor di più ne sanno i tanti siti di acquisti online che imperversano con le loro pubblicità su mail, social network e chi più ne ha più ne metta.

Ma questa tendenza all’acquisto non legato al bisogno reale, ed in particolare oltre le proprie possibilità economiche, può diventare per alcune persone una vera e propria malattia, quello che in gergo viene chiamato Shopping Compulsivo. Una dipendenza senza droghe, come le altrettanto note dipendenze da lavoro, affettive, etc, ma che al pari delle classiche dipendenze provoca assuefazione ed astinenza. Gli shopper compulsivi acquistano per il puro gusto di acquistare, molto spesso accaparrandosi oggetti che metteranno da parte o regaleranno, poichè non è l’oggetto in sè la reale fonte di gratificazione ma proprio il meccanismo dell’acquisto.

I processi  sottostanti sono identici in tutte le dipendenze e anche se qualcuno tende ancora a sottovalutarle quelle senza droghe non hanno meno effetti negativi delle altre. Molte persone tendono a fare acquisti oltre le proprie possibilità mettendosi in situazioni di difficoltà simili a quelle dei giocatori d’azzardo. Come già accennato il meccanismo è simile a tutte le forme di addiction e si basa soprattutto sulle emozioni. La spiegazione fisiologica, infatti, sta nell’aumento delle endorfine, delle dopamine, cotachine e noradrenalina al momento dell’ acquisto, questi neuro- ormoni sono i responsabili del’ aumento del tono del’ umore e spiegano da un punto di vista organico le motivazioni che spingono ad agire compulsivamente un comportamento che apparentemente provoca una certa felicità. Si tratta, peró, di un’ illusoria e momentanea sensazione perchè una volta acquistato l’ oggetto desiderato si apre la corsa ad un altro oggetto in un processo potenzialmente infinito.

Come altre forme di dipendenza anche lo Shopping Compulsivo insiste su una difficoltà a regolare le emozioni internamente e che, dunque, ha bisogno di fattori esterni per trovare un equilibrio; equilibrio purtroppo eccessivamente precario e fonte di ulteriore scompenso.

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Simona De Simone
Simona De Simone, psicologa e psicoterapeuta. Divoratrice instancabile di libri e del buon cibo. Appassionata di scrittura e mamma di Alqamah sin dal principio.