L’eredità di Don Michele Di Stefano. La commossa commemorazione del parroco ucciso un anno fa

Si è concluso ieri pomeriggio con le parole del vescovo Pietro Maria Fragnelli  l’intenso e partecipato momento di commemorazione di don Michele Di Stefano, il parroco di Ummari ucciso un anno fa nella sua canonica, mentre dormiva. La celebrazione  ha avuto luogo nella chiesa parrocchiale “Gesù, Giuseppe e Maria” con la concelebrazione eucaristica presieduta dal vescovo Pietro Maria Fragnelli ed animata, tra gli altri, anche dai nipoti del sacerdote scomparso: “non potevamo fare altrimenti, perché così tu ci hai insegnato a celebrare attorno all’altare – ha detto Nino Fazio a nome della comunità parrocchiale di Ummari rivolgendosi a don Michele – padre, fratello, amico e sicuro punto di riferimento per tutti”. Il vescovo ha poi concluso la cerimonia con queste parole: “La prima eredità che ci lascia questo nostro fratello è la sua testimonianza, ampia e generosa; una testimonianza che ha seminato una qualità ed una sapienza di relazioni che tutti vorremmo avere. Don Michele è stato un uomo capace di grandi relazioni ma anche un vero discepolo di Cristo. Qualunque sia il legame che avete avuto padre Michele – ha concluso il vescovo – a tutti coloro che siete qui, a nome della Chiesa di Trapani, dico: grazie! Che questo momento nel ricordo di questo nostro fratello susciti desiderio di bene, impegno di costruzione di giustizia e di pace”.

La celebrazione della Messa è stata  seguita da molti fedeli attraverso un maxischermo, la piccola chiesa era infatti stracolma. Presenti erano anche le autorità civili e militari, oltre a numerosi altri sacerdoti.  Al termine della cerimonia è stato inaugurato un bassorilievo posto in un monolite nel giardino del villaggio di Ummari. Nel bassorilievo, opera dell’artista Gaspare Occhipinti, sono raffigurati don Michele Di Stefano e suor Emilia Sammaritano, una suora vincenziana che per 34 anni ha prestato il suo servizio nel piccolo borgo; quindi il ringraziamento commosso del nipote di don Michele, Giuseppe Di Stefano “ci sentiamo un’unica famiglia”. Alla magistratura e ai carabinieri in particolare, è andato il ringraziamento della comunità parrocchiale per l’impegno messo nell’individuazione dell’assassino di padre Michele. Oggi padre Di Stefano sarà ricordato con una messa e l’adorazione eucaristica a Fulgatore. Domenica prossima, nella frazione in cui è stato parroco per 43 anni, si terrà una concelebrazione eucaristica e l’inaugurazione di un altro monumento a lui dedicato.

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