Presentanta mozione per istituire il registro delle unioni di fatto a Castellammare del Golfo

CASTELLAMMARE SI. E’ arrivata nei giorni scorsi la proposta in consiglio comunale di Castellammare del Golfo per istituire il registro delle unioni di fatto e delle convivenze. La proposta, già applicata in parecchi comuni d’Italia, giunge direttamente dal gruppo di Castellammare Si, con una mozione firmata dal consigliere Giacomo Asaro.

Castellammare Si – si legge in una nota stampa – con questo gesto intende sostenere la proposta lanciata recentemente dal gruppo della Federazione Giovani Socialisti di Trapani che mira ad una sensibilizzazione nel territorio provinciale sul tema del riconoscimento delle unioni di fatto. La presentazione di tale mozione si è ritenuta necessaria per consentire alle convivenze di fatto, previa certificazione dello stesso rapporto presso gli uffici comunali, di beneficiare di alcune tutele giuridiche ed economiche simili a quelle stabilite tra coniugi al fine di non creare discriminazioni nei confronti di chi affida i propri progetti di vita a forme di convivenza alternative alla famiglia“.

Tale auspicabile passo – sottolinea il movimento Castellammare Si – non modifica o altera l’istituto della famiglia fondata sul matrimonio e le garanzie esistenti a tutela della stessa. La mozione si conclude invitando il consiglio a impegnare la giunta comunale a predisporre tutti quegli atti propedeutici necessari per la tenuta presso il Servizio Anagrafe del comune di un Registro Amministrativo delle unioni civili dove iscrivere, secondo la distinzione operata dalla legge, le persone legate da vincoli non “legali”, ma solamente da vincoli affettivi e di reciproca solidarietà. L’istituzione del registro inoltre sarebbe a costo zero per il nostro Comune e non andrebbe ad interferire con gli altri registri anagrafici e di stato civile comunali“.

Una tematica di forte interesse sociale che nei prossimi giorni andrà discussa in consiglio comunale che, al di là delle resistenze sociali e culturali, garantirebbe un ulteriore passo in avanti per il rispetto dei diritti civili.

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