Castellammare, spaccature in consiglio sui chioschi

CASTELLAMMARE DEL GOLFO – Nel consiglio comunale di giovedì tra i punti all’ordine del giorno la “realizzazione di interventi di Social Housing sul territorio comunale”. Il consigliere Vitalba Labita, che presiede la IV commissione, nel suo intervento spiega: “Il problema del disagio abitativo, oggi raggiunge in modo sempre più evidente un’ampia parte della popolazione che, per ragioni diverse, può passare improvvisamente da una situazione di stabilità economica ad una condizione di fragilità e vulnerabilità sociale. il Social Housing, in virtù a quanto previsto dalla Legge Regionale 3/01/12 n° 1, promuove e finanzia programmi di riqualificazione urbana per alloggi a canone sostenibile che perseguono l’obiettivo di incrementare la disponibilità di alloggi da offrire in locazione, riducendo il disagio abitativo e migliorando l’equipaggiamento infrastrutturale dei quartieri di edilizia.” L’atto, votato poi all’unanimità del consiglio, ha impegnato l’amministrazione e il responsabile del III settore sul quale ricade la responsabilità dirigenziale ad avviare giusta programmazione in materia di edilizia popolare, attraverso interventi di Social Housing, nel rispetto del fabbisogno rilevato.

Per quanto riguarda il “regolamento per l’istallazione di chioschi per attività commerciali” sul territorio comunale, la situazione si è leggermente “inclinata”. Il PD ha deciso di astenersi nel votare il regolamento dei chioschi, e chiesto all’amministrazione il ritiro dell’atto. I consiglieri di Forza Italia, da parte loro, per rimarcare la spaccatura creatasi all’interno della maggioranza hanno deciso di non votare il regolamento. Lo stesso chiedevano di fare ai consiglieri di Cambiamenti che invece al regolamento avevano lavorato (con tutta la III e la IV commissione) e soprattutto apportato alcuni emendamenti migliorativi e quindi hanno deciso di votarlo. Il regolamento è così passato grazie ai voti dei consiglieri di Cambiamenti. Forza Italia accusa Cambiamenti di essere “la ruota di scorta della maggioranza”. “Il voto contrario di Cambiamenti non avrebbe reso vano il lavoro fatto fin qui, perché l’amministrazione avrebbe riproposto l’atto al prossimo consiglio” spiegano da Forza Italia. Cambiamenti, dal canto suo replica con una nota: “Intendiamo ribadire, qualora ve ne fosse bisogno, come già fatto peraltro dal nostro capogruppo ieri in aula, che Cambiamenti è, e rimane, una forza di opposizione, ma che ciò non comporta il voler essere contrari a priori nei confronti delle proposte provenienti dall’Amministrazione o dalla maggioranza. Poiché l’obiettivo primario di Cambiamenti, come dovrebbe essere per tutte le forze politiche presenti in Consiglio, è operare nell’interesse di tutti i castellammaresi, le valutazioni sugli atti posti all’attenzione del Consiglio verranno fatte singolarmente, votando a favore delle proposte condivise e ritenute valide, come successo ieri, oppure votando in maniera contraria o astenendosi, ove tali proposte non vengano condivise o presentino criticità. Il regolamento in questione – sottolineano – è stato oggetto di un profondo studio da parte dei nostri consiglieri, coadiuvati dal gruppo urbanistica di Cambiamenti, studio che ha prodotto una serie di emendamenti migliorativi che sono stati, peraltro, condivisi dalla III e dalla IV Commissione. La scelta di votare per l’approvazione del regolamento, dunque, si ispira ad una logica di coerenza, a differenza di quella operata dai colleghi di opposizione, che hanno prima dato parere favorevole al regolamento in commissione, per poi decidere di non approvarlo in Consiglio. Cambiamenti – conclude la nota – e i suoi consiglieri non si ritengono la “ruota di scorta” di nessuno, né del Sindaco né della maggioranza , e continueranno a lavorare ed agire per il bene del paese e della collettività, restando totalmente al di fuori da giochetti politici che, come tali, lasciano il tempo che trovano e non rientrano assolutamente nella nostra idea di politica.”

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Emanuel Butticè
Emanuel Butticè. Castellammarese classe 1991, giornalista pubblicista. Laureato in Scienze della Comunicazione per i Media e le Istituzioni all’Università degli Studi di Palermo con una tesi sul rapporto tra “mafia e Chiesa”. Ama viaggiare ma resta aggrappato alla Sicilia con le unghie e con i denti perché convinto che sia più coraggioso restare.