Calvaruso interviene sul caso di un commerciante di Piazza Ciullo

ALCAMO. Il consigliere comunale, Alessandro Calvaruso, spiega il suo punto di vista in merito alla multa presa da un commerciante nel settore della ristorazione in piazza ciullo. Questa la lettera integrale del consigliere rivolta al Sindaco di Alcamo e al Presidente del Consiglio Comunale.

“La crisi economica – si legge nel comunicato di Calvaruso – che sta investendo l’Italia, ha già messo in ginocchio alcune delle principali attività economiche quali commercio e turismo. Da stime fatte, solo nei primi sette mesi del 2013 hanno chiuso i battenti numerosissime imprese e registrati saldi negativi delle nuove attività avviate. Questo triste bilancio, per gli esperti, potrà raggiungere livelli ancora più alti, entro fine anno. In questo disastroso contesto, i giovani non demordono e, tra mille problemi, cercano di crearsi un posto di lavoro diventano imprenditori.Basti pensare che la maggior parte delle nuove attività lavorative (per la maggior parte commerciali, ristorazione e turismo) create nell’ultimo anno, sono state avviate da under 40. Rallentano o sono inesistenti invece, il settore agricolo e principalmente quello edile, che a causa di motivazioni ancora poco chiare, ad Alcamo, ha subito una brusca frenata.

Basti pensare infatti, che da mesi, giacciono al Settore Pianificazione, circa 70 progetti in attesa di rilascio, che potrebbero creare posti di lavoro. Infatti, considerando che in ogni cantiere vengono impiegati mediamente 4 lavoratori, si darebbe occupazione a circa 280 famiglie di operai edili, elettricisti, gessisti, commercianti in genere. In questo clima di speranze però, c’è chi, applicando (spero uniformemente) i vari regolamenti comunali in maniera troppo restrittiva, tende a spegnere quel lumicino di speranza, acceso, come dicevo prima dai giovani.

Il caso singolare è avvenuto in Piazza Ciullo dove un commerciante del settore della ristorazione, che nell’ultimo anno ha investito capitali e abbellito un angolo del nostro salotto, si è visto recapitare un verbale di ben 200 euro oltre spese del procedimento e notifica, per aver commetto un reato e cioè di aver piantato delle piante costituenti l’arredo del locale, di ben 30 cm più alte di quelle previste dal regolamento comunale (m 1,20). Questa storia che ha dell’incredibile, ha suscitato in me e ancora una volta, un senso di amarezza.

Infatti, il commerciante che ogni mattina ha ancora la forza ed il coraggio di aprire la propria attività, dovrebbe essere considerato un eroe e non oggetto di questo genere di attenzioni, che sono molto distanti dalle violazioni per le attività di commercio.

Io non chiederò – commenta il consigliere comunale – una verifica per accertare se questa procedura (tra l’altro segnalata con esposto) è stata adottata uniformemente in tutto il territorio ne’ tantomeno i motivi che hanno determinato tale azione, ma spero che tale verifica, venga fatta riservatamente dal Sindaco che per primo, deve garantire lo sviluppo della nostra città in maniera ordinata e senza singole azioni che possano alimentare di più il clima di tensione che si registra nella nostra città, incentivando altresì, in forma ordinata, tutte le iniziative proposte dai commercianti e volte a creare sviluppo alla nostra città.”

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